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Channel: Gli ultimi itinerari di MTB-MAG.com | Itinerari
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Montello Nord Sud

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Idea per un'itinerario sul Montello stando sulle 3 ore circa di percorrenza,ideale per la stagione invernale,pur privilegiando periodi relativamente asciutti,il nome al percorso è dovuto che pur partendo dalle prese Sud, in un secondo momento dalla presa VI alla XV l'itinerario si snoda sui sentieri meno battuti della zona Nord,per esempio un passaggio contorto dalla IX alla X,oppure il passaggio all'agriturismo Busa dea Messa fino al maneggio dei cavalli,la prima parte si esaurisce con la via dell'acqua scegliendo la via più semplice per giungere al giro di boa del percorso, la seconda parte si svolge sulle più battute zone Sud,con il canalone Lele parziale,San Martino,la discesa Ltr a Casa Gobbato,infine risalita IX fino alla bella discesa che sbuca alla VIII,altra breve risalita.altri 2-3 trail e il gioco è fatto,ultimi Km. lasciati appositamente su asfalto per ripulire parzialmente le ruote.
Giro in senso ANTIORARIO di 37 Km. e un 850 d+ circa.

In Monferrato tra la "Pietra di Cantone"

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Giro corto ma molto piacevole. Bei panorami, tre bei single track (due voloci, uno tecnico) e passaggio nella via centrale di Cella Monte, paesino costruito con la pietra di cantone dove è anche possibile il museo dedicato, vera perla del Monferrato.

Breve giro Enduro con partenza dal Pallone

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Si tratta di un gito molto breve, circa 15 km, da fare con poco tempo, circa in 1 h e 20 min.
Parte dalla località "Pallone", nel comune di Vitorchiano, facilmente raggiungibile dalla SS 675 uscita Vitorchiano.
La partenza è in un luogo con numerosi servizi, in particolare Bar e posteggi.
Seguendo questo percorso, si può percorrere ben due discese distinte del Faggeta Gravity Park, in particoalre il secondo tratto del Gran Picchio 2.0 e il rinomato Tre Archi. Quindi poca fatica e tanto divertimento....
Per chi non lo consosce i Tre Archi è il percorso più bello del Faggeta Gravity Park, un tracciato dove si sono svolte numerose gare di enduro e dove si allenano molti raider enduristi del centro Italia.

664 Da Opatie Selo attorno al Trstelj

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Referente renzo - ( nanino1@inwind.it ) - Ultima ricognizione 12-12-17
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 50 Km - Dislivello Sal/Disc = +1100 m
Quote min/Max = 95 / 525 - Ciclabilità su tempo 100% (a piedi 0 min ) - Tempo Standard ore 4:10 min
Velocità media = 12 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 3/7 - G.D. = 51 Medio/Difficile
NOTE / AVVERTENZE / DESCRIZIONE
Questo itinerario si svolge completamente in Slovenia,non presenta particolari difficoltà,a parte la vegetazione a tratti rigogliosa.

Pomino Consuma Secchieta

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Splendido giro che percorre il sentiero forestale che da Pomino conduce al passo della Consuma per poi proseguire verso il monte Secchieta.
Pochissimi i tratti di asfalto, impegnativo ma tuto pedalabile.
Ottimo percorso da fare nei periodi estivi

Incontro Troghi Tavernuzze Castel Ruggero

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Percorso che si snoda nelle colline tra i comuni di Bagno a Ripoli e Rignano.
Si sale fino al monastero dell'Incontro per poi dirigersi verso la villa di Torre a Cona e dalla località di San donato si raggiunge quella di Cellai per risalire verso Panzalla.
Ragiunta la località delle Tavernuzze si scende verso il lago di Castel Rugero per poi, via sìasfalto tornare verso Grasina

Villamagna Castiglionchio Moriano Incontro

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Salendo verso Villamanga da asfalto si prosegue per San Romolo da dove si sale verso Poggio Alberaccio; dalla cima si imbocca un divertente e veloce single track che conduce verso Castiglionchio da dove si risale per la località di Moriano e poi ritornare verso il monastero dell'Incontro.
Da lì, passando dal poggio Alberacio si scende verso Candeli per poi riprendere la strada di ritorno

Mtb Montevecchia

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Giretto da rompifiato la salita a strappo subito per Montevecchia per poi scendere girando per singletrack, boschetti, fangazza ecc... tanta gente anche in inverno!
Salita (per me) tosta, tutta (o quasi) su asfalto per poi immergersi nei boschetti dove arriva la parte divertente da far a tuono!

[gravel] GIRO DEI 5 FIUMI

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Questo percorso che può essere effettuato in entrambi i sensi di marcia, ci permetterà di pedalare su precchio sterrato seguendo gli argini del Rio Serraglio, il fiume Tergola, il Muson dei Sassi, il Rio Draganziolo e il fiume Dese. Sono presenti naturalmente alcuni tratti di asfalto di collegamento ma in strade secondarie dove il traffico veicolare è quasi assente.

Rive Rosse: Lago di Asei e L'Anfiteatro sull'M44

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In questo periodo con le prime nevicate che hanno poi gelato fino a quote di pianura, cercare percorsi in zona non è facile... Non resta per cui che andare, tanto per cambiare, alle amate Rive Rosse...

Partendo da una vecchia traccia dell'amico Damiano (alias Pedivella - http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/6838), che ringrazio e saluto caramente, oggi vi video-racconto un giro appunto alle Rive Rosse lontano dai tracciati enduro della zona.
Mi voglio per cui spostare verso quello che io chiamo "l'Anfiteatro" per la sua forma geografica a ferro di cavallo che con la sua ampiezza regala veramente panorami spettacolari. Questo tratto è sull'M44 e passa per il Massucco del Turlo e Cima le Bonde.

Le viste spaziano veramente a 360° e questo è quello che si può vedere lungo il tragitto: il Lago Ravasanella (o di Asei) da Cima Terla, le colline di Gattinara con il Castello di S. Lorenzo e la Torre delle Castelle, Pietra Croana (Piane Sesia), Monte Fenera, Monviso, Serra di Ivrea, Monte Barone, Mottarone, S. Emiliano (Sostegno), Sostegno, S. Bernardo (Dosso di S. Bernardo).

Il chilometraggio è limitato, il dislivello discreto, con alcuni tratti dalle impegnative pendenze che a fine giro si faranno sentire. Indicato per cui a biker preparati...

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Qui il video-racconto della pedalata di oggi: https://youtu.be/RZQY6hf7rb4

Qui la traccia in 3D: http://doarama.com/view/1819709

Ricordate se guardate i video di selezionare nelle impostazioni di visione: "Qualità" a 720p per avere una visione in HD.

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black": https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw
Tieni inoltre presente che i miei video non sono quasi mai visibili da dispositivi mobili per i copyright legati alla musica presente in essi. Su alcuni cellulari (come Iphone) o notebook (come Ipad) è possibile quando si entra nel video e compare la scritta “Video non disponibile”, accedere alle opzioni del cellulare e impostarlo come “desktop”, in questo modo il video dovrebbe sbloccarsi ed essere visibile anche sul cellulare. Non ci sono invece limitazioni su tutti gli apparecchi fissi.

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Il tour nel dettaglio:
Parto dalla piazzetta della chiesa di Ferracane, per raggiungere (passando dalle soleggiate vigne) l'N10 e prendere a dx per Cima Terla da dove non può mai mancare una sosta sulla pregevole balconata con vista privelegiate sul Lago di Asei e le Alpi.
Ritorno sui miei passi, per imboccare "La Pignola" (in questo periodo veramente in ottimo stato) per poi dirigermi verso il "Canyon" con altra vista sul lago dalla "Zotto Chitarra".
Continuo a salire lungo lo sterrato, che mi farà più avanti uscire su asfalto da prendere a dx verso Vergnago: e fino a qui niente di nuovo...
Al posto però che girare verso Vergnago, continuo diritto fino a Colmo (da cui in giornate limpide si ha una pregevole vista sul Monviso e sulle Serra di Ivrea).
Finito l'asfalto inizia la sterrata (M44) che mi porterà alla meta del tour odierno: l'Anfiteatro.
E qui si apre uno spettacolo di panorami e viste suggestive (se siete patiti di fotografia non smetterete di scattare) ad ampio raggio...
Continui su e giù con qualche rampa veramente tosta, metteranno alla prova le vostre gambette: riuscirete a pedalarle tutte?
Si scende ora verso sud nei pressi di Sostegno, per poi prendere l'M61 per San Bernardo.
Da qui tecnica discesa verso Asei, Castelletto Villa, con strategico taglio (con ultimo tratto in portage) sull'N10 per raggiungere nuovamente Cima Terla questa volta a ritroso in direzione della "Zona dei Salti".
Mi sfogo sul divertente bike-park fino a San Giorgio e da li, prendendo a sx dopo il ponte, risalgo verso Ferracane dove concludo l'impegnativo tour.

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

HAPPY NEW YEAR

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" HAPPY NEW YEAR"...Eccovi un itinerario "fresco" di anno nuovo. Sentieri nascosti, single track selvaggi,salite arcigne e discese alternative che si snodano nel dinamico contesto della Vallata d'Alpone.

Rifugio Cocusso - Mte Castellaro

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Quota di partenza, 380 m (Basovizza)
Quota max, 742 s.l.m. (monte Castellaro)
Sviluppo: 17 km
Dislivello: 500 m
Ciclabilità: Quasi 100%
Verso orario
Cartografia: Tabacco 1:25.000 – Foglio 47

Bello e divertente itinerario che trova la partenza a Basovizza effettuando una delle escursioni più affascinanti del comprensorio.
Dopo aver scaldato le gambe lungo vari sentieri nel bosco Ressel di Basovizza, si sale al monte Cocusso (Kokos, 660m) dove la vegetazione è molto ricca e varia, e si alternano boschi naturali a rimboschimenti di pini e abeti. La cima del monte Cocusso permette un'ampia vista sulla regione istriana, sulla laguna veneta e su tutto l’arco alpino.
L'ascesa al monte Cocusso avviene completamente su comoda forestale dalle medie pendenze.
Dopo una capatina al rifugio si scende per 1,5 km fino ad un bivio per svoltare a sx in salita e dirigersi sul monte Castellaro maggiore (Veliko Gradišče, 742m) punto più elevato dell'escursione, con ampio panorama e vista sull'Istria, sulla laguna veneta e su tutto l’arco alpino.
Si scende quindi a Pese su single trail divertenti di media difficoltà (S1/S2). Raggiunto l'asfalto si svolta a dx e dopo un brevissimo tratto di nuovo a sx lungo il sentiero "della Salamandra" (diff.S1), dopo un tratto in discesa si pedela in salita con brevi strappi per ritrovare l'asfalto. Si rientra quindi a Basovizza attraverso brevi sentieri sempre nel bosco.

665 Ciclabili alla foce del Piave

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Referente renzo - ( nanino1@inwind.it ) - Ultima ricognizione 5-1-18
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 42 Km - Dislivello Sal/Disc = +50 m
Quote min/Max = 5 / 9 - Ciclabilità su tempo 100% (a piedi 0 min ) - Tempo Standard ore 2:20 min
Velocità media = 18 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 1/7 - G.D. = 22 Medio/Facile
NOTE / AVVERTENZE / DESCRIZIONE
Lasciato il parcheggio di Caposile si passa dietro la chiesa e subito si attraversa il ponte di barche,con la nuova ciclabile e successivamente con una strada con scarso traffico giungiamo a Jesolo Paese,attaversiamo il fiume e dopo un tratto erboso lungo l'argine scesi dalla bici attraversiamo la strada per continuare,prima su erba poi su asfalto,fino a Cortellazzo.Da li a breve imboccheremo il lungo sentiero lungo il Piave fino a Musile.Riprendiamo a costeggiare la Piave vecchia fino a Caposile.

Showtime! Varazze: Bric delle Forche, Mad. della Guardia e la fantastica FS

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L'idea del tour odierno è arrivata da una traccia reperita sul sito, pubblicata a suo tempo da Nonnocarb (che saluto e ringrazio - https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/11384) e sulla quale ho fatto qualche modifica accorciandone lo sviluppo.

La Liguria finora non mi ha deluso! Si conferma una certezza in questo periodo dell'anno, dove anche a bassa quota tra gelate e nevicate è impossibile pedalare, il mare si presta ottimamente a far girare le ruote con temperature tutto sommato quasi primaverili (oggi ho girato con 16 °C).

Il giro di oggi poi (e specialmente la seconda parte salendo a Madonna della Guardia per poi scendere sulla FS) mi ha regalato quelle emozioni che vado cercando quando approdo al mare: pedalare in quota con vista privilegiata sulle azzurre acque e percorrere sentieri in una natura incontaminata e selvaggia, con quella vegetazione e terreno tipici della Liguria.

Un tour quindi che raccomando a chi in questo periodo non sa dove posare le ruote, ma anche a chi vuole fare un giro entusiasmante, impegnativo e tecnico il giusto (richiesta preparazione fisica e tecnica più che buona) che regalerà grandi soddisfazioni.
Il passaggio poi d'obbligo a inizio giro (per un caffè) e alla fine (per la meritata birretta) presso la splendida Marina di Varazze sono la degna ciliegina sulla torta di conclusione.

Solo una segnalazione: il single-trail tra Quinno e Tassarole è la parte meno entusiasmante del tour a causa più che altro della folta vegetazione (e rovi) che sembra quasi vogliano "divorare" il sentiero rendendo molte volte difficile la pedalata (figuriamoci quando la natura riprenderà vita). Ho però notato che altre tracce in rete passano in ogni caso da questa esile stradina.

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Qui il video-racconto della pedalata di oggi: https://youtu.be/PccQ2Meadmo

Qui la traccia in 3D: http://doarama.com/view/1822513

Ricordate se guardate i video di selezionare nelle impostazioni di visione: "Qualità" a 720p per avere una visione in HD.

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black": https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw
Tieni inoltre presente che i miei video non sono quasi mai visibili da dispositivi mobili per i copyright legati alla musica presente in essi. Su alcuni cellulari (come Iphone) o notebook (come Ipad) è possibile quando si entra nel video e compare la scritta “Video non disponibile”, accedere alle opzioni del cellulare e impostarlo come “desktop”, in questo modo il video dovrebbe sbloccarsi ed essere visibile anche sul cellulare. Non ci sono invece limitazioni su tutti gli apparecchi fissi.

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Il tour nel dettaglio:
Parto dalla bella Marina di Varazze e mi dirigo verso la vecchia galleria ferroviaria chiusa, per prendere poi Via Ghigliazza e passare sopra al cimitero.
Continuo a salire su Via Aspera fino al suo termine e poi Via Vecchia Castagnabuona (Castagnabuona), Via Tassarole, per poi prendere ripida cementata a dx, girare a sx fino ad un cancello dove la strada finisce.
Alla sua sx si stacca un esile sentierino che porta nel bosco e si fa poi via, via, più stretto e infestato di vegetazione (la bici ci passa giusta, giusta).
Esco poi nuovamente su strada nei pressi di Brasi e salgo fino a prendere la sterrata in zona Cullu.
Più avanti inizio poi ad alternare tratti in falsopiano ad altri in salita e discesa, percorrendo il perimetro del Bric delle Forche, fino a raggiungere la sua sommità.
Da qui si gode di un bel panorama verso nord, con le inconfondibili antenne del Monte Beigua.
Ritorno indietro, con vista privilegiata sul mare sottostante, per dirigermi poi verso la pista di motocross Andrea Timossi a Rocca Guardiola.
Scendo poi su larga strada bianca, passando nei pressi di Bric dei Brasi e poi inizia la goduriosa discesa su sentiero molto divertente che passa vicino a Magee per uscire nella civiltà a Rocca.
Continuo in discesa su Via Craviotto, per passare a lato del campo sportivo, scendere alla bella cappelletta panoramica.
Poi giù su a Varazze su Via Leone, Via S. Francesco di Assisi, Via Baglietto e iniziare a salire su Via Minzoni, fino a raggiungere la bella strada bianca che inizia a salire sinuosa alla Madonna della Guardia.
Salita lunga con pendenza media all'11,5% e una volta arrivato al Santuario il panorama ricompensa le mie fatiche.
Sosta panino e poi giù a prendere "Hard Rock", fino alla sbarra che chiude l'accesso ai mezzi motorizzati al Santuario passato poco prima.
Prendo a sx poco più avanti passando sotto a Bric Noia, Due Monti, fino a raggiungere Passo La Costea, dove inizia finalmente la FS: bellissima, tanti tratti in compressione e curve immerso in una natura altrettanto fantastica.
La discesa è lunga, a tratti scassata e non finisce mai...
Alla fine, passo da Piani d'Invrea, prendo il lungomare Europa (una chicca) e termino alla Marina di Varazze dove mi gusto una focaccia farcita e una birra al termine di una giornata che mi ha fatto pregustare la primavera e se i tour di quest'anno iniziano così, sarà un anno super!

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

019-Vidor Pianezze rientro per Guia 2018-01-05

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Gran giro che ripercorrere tutti i classici percorsi della zona.
Molto vario con inizio nei sentierini del Piave (molto bello il tratto di Vidor) per poi arrampicarsi per la strada di Ron fino al Balcon e da li alle Pianezze.
Si scende per la strada della Madonnetta in direzione S.Pietro di Feletto e da li a S.Stefano e Guia.
Per motivi di tempo il giro è stato ridimensionato (mancherebbe il Col Mongarda e Fontanelle) ma nel complesso devo dire "un gran giro" chiuso a 1600 mt contro i 2000 preventivati.
Giro per persone allenate per i tratti di forte pendenza in discesa (strada della Madonnetta a tratti molto rovinata e tra i vigneti del Prosecco).
Alcuni tratti da vedere per la verticalità dei vigneti come pure alcuni tratti a spinta per la verticalità della salita.
Per ultimo ricordo la tappa all'Osteria senza Oste.
Noi abbiamo trovato neve alle Pianezze a quota 1100 e tanto fango che ha reso il tutto molto più faticoso e allungato i nostri tempi.

020-Cozzuolo Perdonanze Arfanta rientro per Refrontolo 2018-01-03

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Giro di esplorazione che ricalca giri classici in zona.
Obiettivo era partire da Cozzuolo ed arrivare a Pedeguarda e da li rientrare.
Il freddo (ghiaccio) e alcuni tratti molto fangosi ci hanno fatto fare qualche deviazione in più ma in ogni caso ne esce un bel giro dove non manca niente.
Per persone allenate.

021-Corbanese Perdonanze Val Sana rientro per Arfanta 2017-12-30

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Altro super giro classico che parte dalla piazza di Corbanese si prosegue in direzione Vittorio Veneto per le Perdonanze e si rientra in Val Sana per poi scollinare a Zuel Arfanta e rientro.
Alcuni tratti di forte pendenza e fangosi da prestare attenzione.
Giro molto bello per persone allenate.

022-Follina Val Sana Cison Tarzo Mulino della Croda 2017-12-09

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Altro ben giro classico con variante interessante.
Si parte da Follina in direzione Pedeguarda per poi scollinare subito a Zuel e rientrare in Val Sana.
Da li, si sale una bella strada forestale sopra Cison di Valmarino e si scende poi a Tovena.
Questo tratto è molto interessante (nuovo per me) e molto bello.
Si continua poi con il single track che da Tarzo porta ad Arfanta e da li si arriva al bivacco Marsini e alla discesa fangosissima e rovinatissima che ci poterà al Mulino della Croda.
Da li si ri-scollina nuovamente in direzione Pedeguarda.
Ultimo tratto prima di scendere a Campea, da prestare moltissima attenzione in quanto sentiero molto stretto e scivoloso.
Per persone allenate e con buona pratica di mtb.

Monte Corno

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Tra la val di Fiemme e l'alta val Cimbra , usciti dall'autostrada a Egna Ora abbiamo parcheggiato a Montagna, un paesino poco distante. Attraverso la bellissima ciclabile "la vecia ferrovia" siamo arrivati facilmente alle porte della val di Fiemme a Fontanefredde e da qui siamo saliti, seguendo la strada asfaltata, a Trodena . Qui abbiamo ripreso la forestale E5 che ci ha portati...con le nostre gambe fino ai 1750 m della vetta dove ad aspettarci alla malga c'era un bellissimo sole e un ottimo pranzetto!! Ripartire è stata dura ma ce l'abbiamo fatta e dopo essere passati dal lago Nero abbiamo cominciato la lunga discesa seguendo il segnavia n°9 bello tecnico e selvaggio non per tutti ma ..per molti!
Il primo step è finito a Casignano e dopo un breve tratto bituminoso siamo rientrati nel bosco per un'ultimo tratto di adrenalina fino quasi alle macchine.

BERICI AM

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Interessante giro nel comprensorio dei Colli Berici, Per gli amanti della discesa ci sono 4-5 soluzioni adrenaliniche; la prima breve in zona San Donato, poi favolosa quella del Monte Tondo, la discesa sopra la località la Scudeleta, trialistica in zona Toara e alla fine la doppia in zona Monte Cistorello. Itinerario piuttosto tortuoso, caratterizzato da diversi intrecci nello suo sviluppo. Tassativo quindi GPS con indicatore della direzione (bussola) onde evitare errori di percorrenza. Ottimi spunti panoramici nel traverso subito dopo la partenza e in zona Monte Tondo e Monte Cistorello.
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