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Channel: Gli ultimi itinerari di MTB-MAG.com | Itinerari
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Col Giassit da Lillianes

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Questo giro condivide parte della salita con l'itinerario https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17238 tranne che si parte dal centro di Lillianes e alla fine si va a percorrere il breve traverso a spinta per raggiungere il colle, abbandonando la sterrata in corrispondenza del primo tornante in discesa verso l'alpe Bechera.

Come la salita, anche la discesa si divide in tre parti: la prima fino al bosco è il tratto più bello, simile al trail dal Col de Fointanes verso Cheneil anche con possibilità di freeride nei pascoli, solo molto più corto. Nel bosco inizia il tratto ripido roccioso con sassi caotici (ben fissi però). 0% in sella per me. Il terzo tratto costeggia il torrente, con alcuni passaggi rocciosi e tratti un pò scivolosi causa muschio e fondo bagnato. S2 se asciutto, meglio scendere se bagnato. Poi si riattraversa il torrente per risalire brevemente a spinta raccordandosi alla mulattiera in discesa fino a Lillianes. Questa mulattiera alterna tratti facili ad altri più difficili. Si sbuca fra le case in prossimità del parcheggio.

Giro fatto il 1/11/2016 con splendido tempo in quota e fortissima inversione termica.

FotoAlbum: https://photos.app.goo.gl/rarvweQiHg2WSobC2

Val Bognanco: tour delle borgate

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Oggi sono nuovamente in compagnia degli amici di RaggioXRaggio (http://www.raggioxraggio.it/) per questa piacevolissima pedalata alla scoperta delle tante Borgate abitate e non (mi sono piaciute tantissimo) di questa bella valle appena sopra Domodossola: gita che si presta benissimo al periodo autunnale (il sole entra ancora e scalda decisamente).

La prima parte della traccia è stata presa dal sito di Salitomania (http://www.salitomania.it/index.php?option=com_content&view=article&catid=55:itinerari-mtb&id=577:mtbtraversata-bassa-val-bognanco&Itemid=89&vsig577_0=10
) che non finirò mai di ringraziare...

La nostra si stacca invece a Bei, da dove su asfalto ci portiamo ad Andosso e Vallesone, per poi scendere su pista di Enduro/DH con finale su sentiero non tracciato accompagnati dal "local" Fabio che ringrazio per averci accompagnato negli ultimi chilometri fino al Sacro Monte e poi a Domo.

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Qui il video-racconto della pedalata di oggi: https://youtu.be/S6ByaxgxZso

Qui la traccia in 3D: http://doarama.com/view/1733934

Ricordate se guardate i video di selezionare nelle impostazioni di visione: "Qualità" a 720p per avere una visione in HD.

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black":
https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw

Tieni inoltre presente che i miei video non sono quasi mai visibili da dispositivi mobili per i copyright legati alla musica presente in essi. Su alcuni cellulari (come Iphone) o notebook (come Ipad) è possibile quando si entra nel video e compare la scritta “Video non disponibile”, accedere alle opzioni del cellulare e impostarlo come “desktop”, in questo modo il video dovrebbe sbloccarsi ed essere visibile anche sul cellulare. Non ci sono invece limitazioni su tutti gli apparecchi fissi.

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Si parte dalla piccola piazzetta ai piedi del Monte Calvario sede del Sacro Monte di Domodossola e ci si dirige in direzione N/O verso Mocogna, si tocca la bella chiesa di Sant'Andrea, Cisore, Barro, fino al bel borgo di Monteossolano.
Si attraversano le suggestive stradine del borgo fino alla sua chiesa da cui si ha una bella vista sulla bassa valle, prendendo ora il D0 e iniziando a pedalare su divertente sentierino che ci porta poi in discesa al suggestivo Oratorio del Dagliano.
Ancora discesa su mulattiera fino al bel ponte su Rio Dagliano da dove, giocoforza, ci si deve arrampicare (leggi portage leggero) continuando sulla ripida mulattiera per circa 15 min.
Arrivati alla cima, una pausa per ammirare il suggestivo panorama e la vista (molto più sotto) del ponte attraversato prima per scendere senza difficoltà particolare fino al bel borgo di Monsignore.
Ancora discesa fino a congiungerci ad una strada asfaltata abbandonata che va presa in salita... Già, in salita. Questa sarà la salita più impegnativa di oggi che ci condurrà fino al borgo desolato di Valpiana: 100 mt. di D+ a una media del 15% con punte del 28,5% per circa 750 mt. di lunghezza.
Qui ci sta tutta la pausa pranzo di oggi.
Si continua a scendere sempre su sentiero in mezzo ai boschi fino a Bognanco Fonti, per poi continuare sempre in discesa su asfalto fino al bivio che va preso a dx per Campeglio.
Da qui 2,5 km. di salita per guadagnare 270 mt. di D+ con medie del 10,5% fino a raggiungere Pioi (altro, e mi ripeto, bel borgo), per prendere il D7 verso Crestapiana.
Tra sali e scendi, si arriva a Pontasca (altro...) dove inizia la lunga discesa passando per Bei e continuando poi ancora in discesa fino all'asfalto che va preso in salita verso Andosso e Vallesone.
Qui inizia l'ultimo trail di giornata su pista Enduro/DH con variante finale seguendo il "local" Fabio che ci conduce fino al Sacro Monte, per finire alla piazzetta di partenza di Domo.

Del tour di oggi, oltre che alla piacevole compagnia come sempre, porto a casa il ricordo di questi bellissimi borghi attraversati: l'Ossola mi conquista sempre di più!

CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

202 colline da gazzola 53 km

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Giro da bagnato di 53 km da gazzola con continui saliscendi , facile ma piacevole tutto su stradine e qualche sentiero .
Fatto in senso orario si sale a momeliano poi pigazzano monticello , discesa al luretta , salita a vidiano , discesa poi risalita ad arcello , un po di asfalto poi strada bianca e risalita a montecanino , bella discesa per pianello , stradine sotto agazzano e arrivo a gazzola

296. Piche di Cuar - Stavoli Novadis

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Quota di partenza 340m (Casanova)
Quota max, 1180m. (Piche di Cuar)
Sviluppo: 19,5 km 
Dislivello: 980m
Difficoltà: BC - S1/S2 
Ciclabilità 99% 
Verso orario 
Cartografia: Tabacco 1:25.000 – Foglo 13

Il giro prende il via dal parcheggio presso la galleria prima di Casanova e pur non sviluppandosi a quote altimetriche così elevate questo itinerario ci dà comunque la sensazione di esserci. Dal pianoro di Curiedi oltre ad ammirare le bellezze naturali di questa zona potremmo ammirare le cime dei monti Arvenis e Dauda e girandoci verso sud avere una bella visuale sui monti Amariana e Lovinzola.
A completare la bellezza del giro per gli amanti del tecnico vi sono due belli e divertenti singeltrail (di diff. S1/S2), il primo scende da località Plan al paesino di Sezza ed il secondo da Marcèlie a Lorenzaso.

Un grazie alla associazione di Carniabike da dove abbiamo preso gran parte degli spunti, vedi: http://www.carniabike.it/?page_id=3233

Da Casanova si sale verso Fusea su asfalto. Alla chiesetta con monumento si va a destra in piano verso Cazzaso. Tra Cazzaso e Cazzaso nuovo c’è una pista a sinistra che entra nel bosco. La si segue in saliscendi e con una rampa feroce su strada ciottolata che culmina su sentiero da spingere per 30metri. Si sbuca in una radura con bella baita e poi su strada sterrata si arriva in località Curiedi.
Passando dietro il campo sportivo ed attraversando il cortile di una casa ed il fianco di una fattoria si giunge a una forcella, dove si seguono le indicazioni per l’agriturismo Fornas. Salita molto piacevole su asfalto che porta alla Forchia di Navantes.
Si sorpassa la sella di Duron e si giunge ad una seconda, che sulla tabacco non ha nome, ma i locali chiamano Plan d’aur o Piche di Cuar, si abbandona la strada e si spinge brevemente per pochi metri, dove in prossimità di un albero si cerca il sentiero che inizialmente con traccia incerta diventa bello evidente ed entusiasmante. Lo si segue senza possibilità di perderlo fino a
Sezza. Senza scendere fino al paesino si svolta a destra su un sentiero che da Sezza sale verso Marcelie. Lo si percorre in salita con una spinta di pochi metri e si sbuca sulla strada asfaltata.
Poche pedalate in salita e si arriva alla sella di Marcelie. Da qui breve tratto e poi svolta a sx fino agli stavoli Novadis.
Dagli stavoli si scende lungo un rettangolo erboso seguendo il bordo sinistro fino a scorgere, quasi in fondo, l’imbocco del single trail, il tutto segnalato con delle traccie bianco/verdi. Questo sentiero segnalato e recentemenrte sistemato in una vera e propria “pista”  scorrevole e mozzafiato, con un solo passaggio tecnico e ripido (Diff.S2) porta alla bellissima chiesa di Terzo. Da provare!!!!

boschi arcia- ulmo- stizza

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percorso di media difficolta' che attraversa tre boschi della zona,con belle vedute su diverse vallate.adatto pure per escursioni a piedi e a cavallo. e se la visuale e' buona si pio' ammirare pure l'etna in lontananza e diversi paesi del circondario.

Rovine bassa Valsesia

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Giro di circa tre ore che tocca le rovine dei castelli nella zona tra romagnano e serravalle sesia.
Si parte dal centro del paese e si sale al castello di sopramonte dove se il cielo e limpido si ha una bella visuale su fenera etc...si scende e si percorre un tratto in piano costeggiando il sesia fino a serravalle dove si sale ai ruderi del castello di vintebbio (bello!); ora attraverso salite toste (qualcuna a mano, molto brevi) e belle discese si raggiunge Sella della Gallina dove inizia una bellissima discesa in st in ambiente selvaggio davvero suggestivo. Si arriva a Lozzolo e si prende la strada bianca per gattinara fino a salire sulla sinistra fino alle rovine del castello di San Lorenzo, la salita è tutta pedalabile.
Dal castello si scende a Gattinara attraverso bellissimi passaggi tra le viti, dove si vede anche sulla sinistra la torre delle Castelle.

Il Piave incontra il Montello (gravel)

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Con il centenario della grande guerra alle porte,quasi doveroso un'itinerario che abbracci il fiume Piave e il Montello,2 dei posti finali della guerra,prima dell'armistizio del 4 novembre con le firme a Vittorio Veneto della fine della guerra stessa.Restando in ambito ciclistico dove un percorso in mtb di 80 km. è assai impegnativo,in gravel fila via meglio,anche se con chiari limiti.Posto come sede di partenza proprio un momumento della guerra a Salettuol di Maserada,il percorso si snoda nella prima parte proprio nella zona degli argini del Piave con parte introduttiva dell'oasi di Codibugnolo,lasciando il Piave tramite un paio di sterrati e strade secondarie verso il Montello con visita la cimitero britannico,per proseguire con un'alternanza di qualche presa sterrata,qualche bell'angolo del Montello non mancherà,prima della discesa finale della presa X,che consiglio di prendere con cautela,in quanto pendente e con qualche tornante impegnativo,invita a correre e la bici gravel non è una mtb,anche se possibile e fattibile.Il finale del giro si snoda nelle campagne prima delle zone del Montello e dopo in quelle più vicine alla periferia di Treviso,si finirà comunque il giro preferendo strade secondarie e altre sterrate fino a chiudere l'anello.
Giro in senso ANTIORARIO

Varese - forte di Orino

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Traccia recuperata su altro sito, fatta sabato scorso. Partenza da varese, salita per circa 13-15 km verso l'osservatorio del monte campo dei fiori, tutta asfalto e nulla di molto impegnativo. Arrivati ad un piazzale belvedere, dove si possono ammirare i laghi, parte lo sterraro fino al punto alto di forte di orino con una bel panorma quasi a 360. Da li inizia una discesa, la n 17., non molto tecnica a parte il primo pezzo tutte radici. Giro classico all-mountain medio/difficile.
Si consiglia di farlo col bel tempo per godersi il panorma.

FINALE LIGURE TRIS D'ASSI: MELOGNO, ROLLER COASTER, NEANDERTHAL, CROMAGNON

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Che la Liguria sia una terra spettacolare nessuno lo può negare. La bellezze in assoluto dei suoi sentieri è davvero stupefacente e farli 12 mesi all'anno trovandoli sempre al top non è da tutti.
I ragazzi della zona hanno fatto e continuano a fare un lavoro magnifico nel mantenerli in perfette condizioni: a noi "miseri" utenti non resta che andarli a provare e pubblicizzarli a tutti quelli che vorranno cimentarsi con le loro MTB vivendo emozioni uniche.
Quello di oggi che pubblichiamo è un itinerario adatto ad una giornata pedalata con tutti gli optionals del caso.
Partiamo appena fuori da Final Borgo e saliamo verso il Melogno prima su asfalto poi su piacevole sterrata. Giunti in cima, dopo un ultimo strappo impegnativo, ci prepariamo per la prima discesa.
Saranno 7,5 km di puro sballo tra flow, passaggi tecnici ma non troppo eccessivi, rilanci, affondi e cambi pendenze sul ROLLE COASTER. Proseguiamo ora verso San Bernarno e saliamo fino alla chiesa di San Rocco. Prepariamoci per la seconda discesa di circa 1,5 km più tecnica della prima con un paio di toboga vertical finali stupendi del NEANDERTHAL. Giunti sulla strada asfaltata ritorniamo a salire per la parte opposta di nuovo alla chiesa si San Rocco per fare l'ultima discesa: questa volta di 900 mt più tecnica con passaggi tra le rocce e più nervosa: CROMAGNON.
E' molto importante seguire bene la traccia nella parte finale perchè le due discese sono sostanzialmente parallele. In ogni caso potrete farle anche in successione diversa perchè vi porteranno allo stesso punto.


GIRO CONSIGLIATO PER TUTTI: MOUNTAIN BIKE ALL MOUNTAIN O ENDURO

BUONA PEDALATA

GIULIEN

MTB ALL MOUNTAIN BS

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O mandaci una mail per qualsiasi indicazione: file124mtb@gmail.com

NB: Al momento dell'inserimento il presente giro è tutto fattibile senza particolari problemi. Si declina ogni responsabilità su eventuali inconvenienti dovuti alla mancata manutenzione dei sentieri o al deterioramento degli stessi a causa di agenti esterni e/o naturali.

giro Platzer Joch

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E' un giro impegnativo fisicamente, ma che non richiede una tecnica discestica avanzata. Richiede buone gambe perche si tratta di una iniziale salita lunga e continua, con strappetti su rocce e sterrato. avrete da fare quindi buon abbigliamento, leggero per salire, e buona copertura per quando scendete. in autunno inoltrato ho incontrato neve in quota.

si part da Lana, si sale dal Moosweg, bellissima salita con diversi strappetti impegnativi e tornanti.

da qui si prendono un paio di sentieri per sbucare poi sulla via del passo Palade, unico pezzo in asfalto sostanzialmente lungo. potete approfittarne per mangiare qualcosa mentre salite.

dopo il castagneto prenderete una bella e larga forestale con sali e scendi, il sentiero 6. dal sentiero 6 cominciate una salita, sentiero 9, regolare ma continua che vi porta in quota circa 1300m. no presenta difficolta perche' e' una larga forestale. proseguite sul 4B, dove la salita si fa meno ripida e cominciano ancora sali e scendi. alla fine del 4B scendete sul 4A, circa al kilometro 20. da qui in poi si tratta solo di discesa, potrete mettere protezioni. lascerete il 4A per andare su una forestale quasi abbandonata che scorre accanto ad un ruscello. ora, incontrerete un pezzo asfaltato, girate subito a sinistra sull 8A. qui un single track molto carino e leggera discesa. attenzione che alla fine di questo ci sara un ponticello e una ripida salita su roccia, fatevi trovare preparati con i rapporti giusti.

il sentiero 10 vi porta su larga forestale verso il centro di foiana e poi scendete a Lana.

TMB-Magredi Nord

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Descrizione completa a questo link: http://www.themtbbiker.com/magredi-nord.html

Tutti gli itinerari contrassegnati TMB sono disponibili al sito www.themtbbiker.com.

MONTE LANARO

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Semplice itinerario quasi cicloturistico con bei panorami sul mare nella parte iniziale e bel panorama dalla cima del Lanaro. Qualche sentiero tra cui uno solo con qualche difficoltà e unica salita degna di nota quella al GPM con tratti molto ripidi (evitabile), per il resto strade di campagna tipicamente carsiche e asfalto su strade secondarie. Verso antiorario.
​11/11/2017.

PICCO PIO XI

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Itinerario effettuato in A/R per testare le condizioni della traccia la quale è preferibile percorrerla dall'estate inoltrata all'autunno per avere quasi la certezza di trovarla in buone condizioni. L'escursione è prettamente all mountain, portage quasi integrale dal Rio Arno fino in vetta. Discesa in bici molto impegnativa nella parte alta e nel finale, vivamente sconsigliata a bikers inesperti. Da Pietracamela si imbocca la Valle del Rio Arno e si pedala fino ad un bivio dove, svoltando a dx, si prende il sentiero che dapprima scende al fiume e poi riasale ripido al Colle dell'Asino. Attraversata un zona prativa molto suggeativa al cospetto della triade Corno, Intermesoli e Corvo, seguendo i bolli C.A.I., si passa Prato Tondo dove inizia una salita in forte pendenza nel bosco per uscire infine a sx dentro un canalone sotto il Picco dei Caprai. Su evidente traccia raggiungiamo la Conca del Sambuco dove abbandoniamo la segnaletica C.A.I. e puntiamo il Picco Pio XI seguendo esili tracce che ripide risalgono il suo fianco. Giunti in cresta la pendenza diminuisce e tocchiamo la cima di una rilievo poco frequentato ma che non ha nulla da invidiare ai picchi circostanti. La discesa è per forza di cose lungo la via di salita ma si presenta non affatto semplice. Dalla vetta ci si mantiene su crinale ripido,da evitare in caso di fondo bagnato. Si scende rischiando il torcicollo per i grandi panorami, sospesia tra la Conca del Sambuco e la Val Maone, tra le cime nord e sud del Pizzo Intermesoli ed i due Corni. Il tratto più ripido ed ostico è quello che dalla cresta scende alla Conca del Sambuco, in particolar modo i primi 100/150 metri, non vi è una traccia marcata ed il fondo è insidiosissimo. Superata la parte suddetta si plana su ghiaone e dopo un breve strappo in salita il sentiero scende piuttosto impegnativo ma tecnico e godibilissimo sino al bosco. Qui la traccia aumenta la pendenza e in una veloce serpentina ci fa perdere quota, superiamo Prato Tondo e Colle dell'Asino per affrontare l'ultimo tratto, anch'esso piuttosto tecnico, prima del Rio Arno. Dal fiume riprendiamo la traccia principale e riscendiamo a Pietracamela. Insomma, escursine fuori dai canoni, per amanti del genere.



FOTO https://www.facebook.com/mirco.foracappa/media_set?set=a.1395634530544661.1073742203.100002943827995&type=3



CINGHIALE 15/09/17 Pietracamela (TE)

Tra Pastrengo e Bussolengo, per colline e stradine

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Breve (24 km), facile e simpatico itinerario tra le colline di Pastrengo e Bussolengo in provincia di Verona. In parte su asfalto, ma per la maggior parte su sterrato quasi sempre facile. Si scoprono stradelle e panorami insoliti.

Corna zeno

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.Giro tipico AMF con salita lunga ma pedalabile(10 minuti a piedi fino alla bellissima cima) e discesa su sentieri scorbutici ma di soddisfazione,attenzione al tratto alpinistico verso il passo costa verde,in alternativa var1 o var2.
Partiamo da Pieve di Idro in direz Anfo sul bel sentiero a pelo d'acqua che evita tutta la statale del Caffaro,ad Anfo dopo aver fatto scorta d'acqua,saliamo verso il Baremone e a Tese di Sotto lasciamo la strada verso il famoso passo,giriamo a sx verso tese di sopra,alcuni strappi ripidi ci portano su una bella sterrata che con pendenza costante al 10% ci porta fino al passo Zeno,finestra sulla val Vaiale,tralasciamo la stradina a sx che arriva alla malga ,ma sulla destra in prossimità di un cartello indicatore CAI seguiamo la traccia gps rimanendo sul crinale,dopo il primo strappo ripido il sentiero diventa abbordabile e pedalando si arriva sotto l'anticima dove si può lasciare la bici e proseguire a piedi,in 10 minuti si è in cima,panorama super a 360°.
Ora messe le protezioni scendiamo dalla via di salita sempre in sella,la traccia ci permette un breve taglio,arrivati ad un bivio giriamo a destra su sterrata che presto si trasforma in sentiero,discesa scorbutica,ma sempre in sellaf ino ai ruderi di malga Malmentere,stradina sempre in discesa dino al sentierino a sx ,che con qualche breve tratto a spinta ci fa sbucare al passo di Cocca Bassa,(var1).
Ora prendiamo il sentiero a dx che completamente in piano ci porta ad una cascina.(var2).
Ora il gioco si fa duro,seguiamo il sentierino poco marcato verso il passo di Costa Verde,sono 20 minuti di imprecazioni con la bici in spalla o a mano,con la massima attenzione,faticando parecchio e passandoci la bici nei punti più ripidi,arriviamo al passo,ancora 3/4 minuti di salita a spinta fino a che il sentiero diventa pedalabile,leggermente in salita arriviamo alla cima del monte Sassello ottimo punto panoramico,ora su ottima discesa tecnica sempre in sella arriviamo al parcheggio di pieve di Idro.
Var1:al passo di cocca bassa scendere a sx verso tese di sotto vedi traccia OSM e su asfalto risalire al passo di cocca Chetoi,ora a destra in quota verso il monte Censo,15 minuti a spinta fino alla cima e bel sentiero in discesa facendo attenzione,fino ad Anfo,rientro sul sentierino fino a Pieve.
Var2:alla cascina salire a sx bici in spalla per 150 metri di disliv molto ripidi fino alla cima del monte Paghera,ottimo panorama a picco sul lago,ora in sella e dopo una breve risalita a spinta bella discesa su crinale fino a ritornare al passo di cocca bassa,ora seguiamo la Var1 fino alla fine.

016-Bigolino Cesen Combai 2017-11-18

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Si parte da Bigolino in direzione Pianezze Cesen dove stareni appena un po più sotto la strada statale che arriva dalle Pianezze.
Si scende poi per breve tratto per Via Madean girando poi a sinistra per strada forestale direzione Combai, dove si prendono tratti della Prosecchissima.
Giro molto bello, tosto per i muri che non mancano ma molto divertente.
Per persone allenate.

017-Susegana Crevada Refrontolo 2017-10-21

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Scopo di questo giro è fare meno asfalto possibile.
Da parecchio tempo stavo cercando il modo di collegare varie traccie per fare un giro che partendo dal parcheggio del Castello di San Salvatore arrivi a Refrontolo e rientri senza e nel limite del possibile passare per strade asfaltate.
Credo sia uscito un giro divertente, da fare nel periodo invernale per la bellezza dei posti.
Giro per persone allenate.

018-Salgareda Caposile Quarto Altino CaTron rientro per il Piave 2017-11-11

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Bel giro "in piano" lungo il Piave fino a Musile di Piave, per poi prendere la ciclabile della Piave Vecchia e da Caposile la nuova ciclabile fino a Portegrandi e da li si prosegue fino a Quarto d'Altino.
Si rientra deviando verso Bagaggiolo e Ca'Tron tra strade bianche e sterrate secondarie in mezzo ai vigneti (tratto Ca'Tron). Dopo un breve tratto asfaltato di Via Pantiera deviamo verso destra attraversando il Vallio e ci dirigiamo verso Meolo costeggiando l'omonimo fiume, e da li su strada bianca a Zenson di Piave dove rientreremo nel Piave con un bellissimo tratto fino al Ponte di Barche di Fossalta di Piave.
Il giro si conclude facendo un tratto del divertente Bike Park di Salgareda.
Consiglio di farlo con l'asciutto per i tratti in sterrato.
Giro per persone allenate.

Val Vigezzo: Alpe Pescia

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Per questo giro devo ringraziare gli amici Marco e Paolo di Itinerari-Mtb da cui ho reperito la traccia: http://www.itinerari-mtb.it/alpe-pescia/, e l'amico Federico (fede707) per il suggerimento della variante in discesa da Bronia a Bondi evitando l'asfalto.

L'Ossola anche oggi non mi ha deluso... e tanto meno l'Alpe Pescia, meta del tour odierno: bella, bella, bella!

Segnalazione sul tratto in discesa dall'Alpe Travello a Bronia: trattasi di bellissimo single-trail, reso però difficile da centimetri di foglie che richiedono una discesa di riserva non sapendo cosa vi è sotto e, se non basta, reso anche molto, ma molto scivoloso sempre dalle stesse.
Da non sottovalutare anche una discreta esposizione su un territorio che, in caso di cadute, renderebbe molto difficile l'arrivo dei soccorsi o l'arrivare a valle da soli: maggior ragione per essere ancora più prudenti.

Tutto sommato un giro che mi ha regalato piacevoli sensazioni: salita costante di 12 km. su asfalto per 1.200 mt. di D+ (pendenza media quindi perfetta al 10%) fino all'Alpe Pescia, intramezzata da bucoliche borgate, un bel laghetto (quello di Onzo) e alpeggi: molto belle l'Alpe Fobello e Mulera.
Della discesa ve no ho già parlato sopra...
Arrivato a valle, poco dopo aver attraversato Bondi e prima della galleria, svolto a sx passando sul Ponte di Marone, dove mi arrampico su corta mulattiera, continuando su un tratto alternato da salite e discese (che a fine giro si fanno un po' sentire) fino a Trontano, dove si prende poi inizialmente la mulattiera fino a Pello per raggiungere in fine nuovamente Masera. Da segnalare nel mezzo, il bel passaggio al Vecchio Mulino.

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Qui il video-racconto della pedalata di oggi: https://youtu.be/2aKoxjWdwLQ

Qui la traccia in 3D: http://doarama.com/view/1743686

Ricordate se guardate i video di selezionare nelle impostazioni di visione: "Qualità" a 720p per avere una visione in HD.

Puoi vedere tutti i miei video sul nuovo canale Youtube "I Sentieri di Black": https://www.youtube.com/channel/UCLJMJ9qSHQhs1YP_yVnkWhw

Tieni inoltre presente che i miei video non sono quasi mai visibili da dispositivi mobili per i copyright legati alla musica presente in essi. Su alcuni cellulari (come Iphone) o notebook (come Ipad) è possibile quando si entra nel video e compare la scritta “Video non disponibile”, accedere alle opzioni del cellulare e impostarlo come “desktop”, in questo modo il video dovrebbe sbloccarsi ed essere visibile anche sul cellulare. Non ci sono invece limitazioni su tutti gli apparecchi fissi.

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Il tour nel dettaglio:
Parto dal parcheggio della chiesa di Masera per iniziare già dopo 250 mt. i 12 km. a salita costante al 10% che mi porterà all'Alpe Pescia.
Passo quindi per il borgo di Ranco, raggiungo il suggestivo laghetto di Onzo e continuo a salire su versante a nord fino a raggiungere la soleggiata (sono nuovamente a sud) Alpe Fobello.
Continuo a salire passando per l'Alpe Mulera, raggiungendo poi Lavonchio dove vi è posto il parcheggio obbligatorio per le auto.
Sono ormai all'interno dell'Alpe Pescia, tutto curato, aree pic-nic, boschi che trasmettono calore anche in inverno e finalmente arrivo alla meta di oggi.
Una divagazione potrebbe essere salire fino a Cima la Sella posta 300 mt. più su da dove si ha un'ottimo panorama sulla piana di Domodossola. Ne ho fatto un pezzo, ma non sapendo poi cosa avrei trovato durante la discesa e la corta giornata invernale, ho preferito ritornare fino all'Alpe Pescia.
Da quel che posso dire, la salita è discretamente impegnativa (va fatta in portage), ma la discesa sull'altro sentiero in un lussureggiante e pulitissimo bosco è veramente degna di nota.
Lasciata l'Alpe Pescia, scendo sull'M1 verso Corte Ariola e fatto un primo tratto su asfalto, taglio poi i tornanti passando per il divertente sentiero in mezzo al bosco.
Ripredo l'asfalto che poi diventa di colpo sterrato e arrivo ad un'altro splendido alpeggio: quello di Travello.
Le variante di discesa qui sono due: quella sull'M1 fatta da me o quella che scende più ripida verso Sud. Ad ogni modo arrivano entrambe (la mia facendo un giro più lungo) a Mozzio.
Di questo tratto di discesa ve ne ho già parlato sopra... ricordo solo che va fatta con attenzione per i numerosi centimetri (in alcuni punti fino alle ginocchia) di foglie: peccato, perchè sarebbe veramente divertente farla al giusto ritmo.
Da Bronia le cosa si fanno poi più facili e divertenti, arrivando poi a Bondi da dove ritrovo l'asfalto che mi conduce sulla SS337, per deviare poco dopo (prima della galleria) su Ponte di Marone.
Un primo tratto in salita su mulattiera, alterna poi salite e discese che a fine giro si fanno sentire. Faccio una deviazione sui sentieri paralleli alla strada passando per il Vecchio Mulino, Trontano, altra mulattiera che taglia la strada fino a Pello per poi rientrare a Masera.


CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.

297. Val Tochel - Monte Prat

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Quota di partenza, 160 m (Cornino)
Quota max, 907 m (Val Tochel)
Sviluppo: 25 km 
Dislivello: 860 m
Ciclabilità 100% 
Difficoltà: BC / S2
Verso antiorario 
Cartografia: Tabacco 1:25.000 – Foglio 20 


La partenza avviene dal parcheggio del Bar ai Glicini a Cornino. 
Si prende la strada provinciale in direzione Peonis, e dopo circa 6 km oltrepassato il paese, si svolta a sinistra prendendo la bella salita sempre asfaltata dalla blanda pendenza fino a quota 490 m circa. Da qui si svolta a destra su strada sterrata e sempre con una blanda pendenza si raggiunge la Val Tochel a quota 907metri e 17 km dalla partenza.
In prossimità di una curva si prende il sentiero CAI 817 che dapprima su un singeltrail con qulche breve passaggio tecnico di diff.S2, e poi su asfalto porta in località Plan da l'aghe e succesivamente sul pianoro di monte Prat.
Da Monteprat ci si immette sul sentiero Cai 818, sentiero che scende in mezzo al bosco fino a valle con una difficoltà di S1/S2, che si interrompe solo per oltrepassare il Borgo di San Rocco. 
Buon divertimento.
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