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Channel: Gli ultimi itinerari di MTB-MAG.com | Itinerari
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BASILICATA - LE PICCOLE DOLOMITI LUCANE E I SUPER CALANCHI DI ALIANO

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Splendida 3 giorni cicloturistica attraverso i paesini di PIETRAPERTOSA E CASTELMEZZANO nel centro delle Dolomiti Lucane famose anche per il "Volo dell'Angelo" un viaggio a "siluro"(tipo funivia) imbragati in sicurezza, dalle vette di Castelmezzano a Pietrapertosa passando vertiginosi precipizi ad alta velocità. Transito successivo nei bei borghetti di Corleto e Guardia Perticara e poi nella zona dei maestosi Calanchi di Aliano, nota località a seguito della permenenza nell'era del fascismo del famoso scrittore Carlo Levi (vedi scritto:Cristo si è fermato ad Eboli) e arrivo attaverso le impervie montagne a Maratea

PIZZO MARCELLO

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http://www.facebook.com/#!/groups/232264236837873/
Itinerario poco frequentato da bikers. Sito appena fuori dal PNALM, il Pizzo Marcello è una delle cime minori della zona ma assolutamente indiscutibile è la sua posizione che funge da balcone sulle Gole del Sagittario. Quando da Anversa degli Abruzzi, luogo di partenza, si volge lo sguardo su Pizzo Marcello e l'anfiteatro roccioso sottostante, si stenta a credere che proprio tra quelle rocce stapiombanti passi la via di discesa. Da Anversa, tutto su bitume, si sale dolcemente prima a Casale e poi a Cocullo proseguendo fino alla Forca d'Oro dove termina il tratto asfaltato. Prendiamo a sx l'evidente carrareccia che inizia a salire dolcemente su una lunghissima schiena montuosa. La strada percorre vaste praterie dove difficilmente si incontra anima viva eccetto animali al pascolo. Dalla Serra Panecaldo in poi, il panorama fa da padrone su Majella, Montagne del Morrone e piana di Sulmona ma anche sul Genzana e Piana del Fucino, insomma un tressessanta proprio inaspettato. Superato il monte Mezzana, punto più alto dell'escursione, si scende verso valle tagliando ampi tornanti per poi risalire leggermente l'ultimo strappo poco sotto il Monte Miglio. Dopo una breve pianura che ci riporta sul versante del Genzana, ha inizio la discesa verso Pizzo Marcello. La prima parte è su pista veloce. Dallo stazzo Rotolo si entra nel bosco su un bel sentiero che vira deciso verso sx con qualche piccolo rilancio in salita. La traccia riprende a scendere decisa per uscire poi dalla boscaglia. Il fondo cambia repentinamente e la location diventa d'eccezione. Il colpo d'occhio è su Anversa la quale giace letteralmente sotto i nostri piedi. Siamo privilegiati visitatori su un immenso balcone panoramico. Sotto, le Gole del Sagittario e la vista su Castrovalva ripagano di ogni sforzo. Le rocce starpiombanti della Vornia, della Portella , quelle del Vallone del Giardino oltre alle innumerevoli formazioni rocciose fanno da contorno al bel sentiero che sorprendemente si insinua tra di esse. Tecnicamente mai proibitiva, la via di discesa si presenta incassata nella roccia e pochi sono i punti dove occorre moderare la velocità e prestare la dovuta attenzione all'esposizione. Nella parte finale il sentiero esce su un'ampia sterrate che velocemente ci riporta tra i vicoli di Anversa. Insolita escursione che consiglio di non perdere.



CINGHIALE 16/10/2015 Anversa degli Abruzzi (AQ)

filottrano matelica passando per valdiola

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percorso in mtb da filottrano a matelica passando sul sentiero francescano della valdiola per il resto quasi tutto asfalto poco transitato da auto con suggestivi borghi come collicelli ,aliforni,corsciano, chigiano e dalla altra parte verso matelica braccano famoso per i murales e gli spaventapasseri

M.te Crete dal Cronc (M.ga Glazzat) mtb trail

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Partenza da Aupa. Su strada asfaltata si salgono i tornanti per sella Cereschiatis. Una volta raggiunta la sella si prende a destra l'indicazione per M.ga Glazzat. Prima un breve saliscendi poi la carrareccia si fa più ripida. Dopo aver superato M.ga Glazzat bassa si continua per strada asfaltata fino ad un quadrivio. Visita alla M.lga Glazzat alta (punto panoramico) e poi si prende a salire quello che una volta era il sentiero per il Cuel des Jeribis (ora carrareccia). Pedalando si oltrepassa un primo bivio (deviazione per c.ra Luis) ed in leggera discesa si raggiunge il successivo. A spinta (bici in spalla) si raggiunge la vetta del M.te Crete dal Cronc (1664m). L'ultimo canalino è da farsi a piedi senza bici. Tornati su vostri passi inizia la discesa con la mtb (diff. single trail S2/S3 con breve tratto a piedi). Una volta tornati alla M.ga Glazzat alta ha inizio il divertente sentiero (segnavia Cai) che riporta ad Aupa (diff. single trail S2).
Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Non si garantisce la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.
Buon divertimento
FrEe Ul BiKeRs

Milies,Col Balcon,Valdobbiadene

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Con la necessità di un percorso breve e con fango al minimo anche dopo un'intensa settimana di pioggia questo percorso potrebbe andar bene,calcolando comunque che ai 1200 metri si arriva con il rischio neve dei mesi invernali.Si parte prima di Valdobbiadene e con strade secondarie si raggiunge il paese di S.Vito per poi scendere sulla strada principale dirigendosi verso Segusino,purtroppo ho dovuto percorrere la strada tutta asfaltata per Milies,la mezza alternativa che porterebbe a Stramare l'ho trovata sbarrata da un reticolato alto 2 metri,si vede che il contadino stanco dei soprusi nella sua proprietà privata l'ha definitamente chiusa,quindi nella traccia gpx non troverete il dietro-front,poco male comunque,calcolando che una bdc si deve comunque fermare poco dopo Milies,la mtb rimane un mezzo privilegiato in quanto si riesce a proseguire per via dei Ciclamini e per la forestale Valpiana fino ad innestarsi nella strada asfaltata principale che conduce al Mariech,noi invece poco dopo con una svolta a gomito prenderemo la direzione del Col Balcon,una delle più belle "terrazze" prealpine con vista sul Monte Grappa e una volta giunti all'agriturismo Balcon dovremo stare attenti alla svolta a sx per un trail prima stretto e poi largo che ci condurrà nella cementata strada per via Altena tenendo la destra,la discesa è veloce e alterna tratti sterrati ai cementati,dovremo fare molta attenzione nel periodo autunnale se umida con le foglie a tappeto e nei mesi invernali se ghiacciata da evitare come la peste.Una volta a Valdobbiadene fatta la doverosa visita al centro,la via del ritorno all'auto è in tempo breve.
Il giro è in senso ORARIO

Prova E-Bike.

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Lunghezza Trail 32 km.
Dislivello 1550 mt.

Premessa:Trail percorso con E-Bike[photo]1[photo]sconsiglio di farlo con bike tradizionale per gli innumerevoli tratti che sarebbero percorsi altrimenti a spinta.(soprattutto nel tratto che conduce a Luneto).
Le salite prima impossibili ora sono possibili,è la prima sensazione che ho provato.
Il divertimento non è più solo in discesa...ora è anche in salita.
La differenza tra una bike tradizionale e una E-Bike è a dir poco.....imbarazzante.
Percorso in circa 2 ore 1/2 senza fermarsi,con fondo ancora umido/bagnato dalle piogge dei giorni precedenti.
Si,penso proprio di avere un posto libero nel garage......!

BHT#2 + Bionda

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Giro intenso da poco più di 1.000 di dislivello con partenza da Luminasio (Trattoria Guidotti, si mangia bene!)

Dalla chiesa di Luminasio si imbocca Via Mazzagatti che è una strada chiusa e tramite un discreto "mangia e bevi" con strappi in salita piuttosto duretti ed una coppia di sicesine un pò scassate si arriva al guado di un torrente.
Da li si sale per asfalto con forti pendenze e si arriva sopra a Montasico, poi dalla Madonnina si continua a salire su una carrareccia con pendenze a tratti piuttosto violente fino ad arrivare ad un pezzo di roccia da fare a bici a spinta o in spalla.
Alla fine della salita ci si trova all'imbocco di un tral chiamato Maccabraccia, ma si prosegue mantendendo la sx e così arrivando all'imbocco piuttosto spiovente del BHT (#1 e #2).

Nel caso nn si abbia intenzione di affrontare il ripido iniziale, basta proseguire per il sentiero pieno di sassi per un centinaio di mt e poi girare a sx in uno spiazzo, salire ql metro sulla dx ed imboccare il sentiero BHT#2, molto flow ma nn per questo semplice!

Se lo fate per la 1a volta state molto attentia seguire la traccia gps in quanto ci sono vari sentieri che è semplice imboccarli sbagliandosi.

La risalita alla fine del trail èin parte su single track, in parte su carrareccia ed in parte su asfalto.

Arrivati su via Versellane si prosegue verso Medelana, poi la traccia ha una variante carina ma nn semplicissima in un passaggino spinoso che passa nel castagneto dietro Monte del Tramonto.

Arrivati a Medelana si imbocca il sentiero che porta al Niagara, Casamento e Bionda: la traccia in questo caso prevede la discesa della Bionda, che finisce al molino Oggiola e da li risalendo si torna poi a Luminasio.

Buon divertimento!

BHT#2 + Casamento

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Giro intenso da poco più di 1.000 di dislivello con partenza da Luminasio (Trattoria Guidotti, si mangia bene!)

Dalla chiesa di Luminasio si imbocca Via Mazzagatti che è una strada chiusa e tramite un discreto "mangia e bevi" con strappi in salita piuttosto duretti ed una coppia di dicesine un pò scassate si arriva al guado di un torrente.
Da li si sale per asfalto con forti pendenze e si arriva sopra a Montasico, poi dalla Madonnina si continua a salire su una carrareccia con pendenze a tratti piuttosto violente fino ad arrivare ad un pezzo di roccia da fare a bici a spinta o in spalla.
Alla fine della salita ci si trova all'imbocco di un trail a sx chiamato Maccabraccia, ma si prosegue mantendendo la sx e così arrivando all'imbocco piuttosto spiovente del BHT (#1 e #2).

Nel caso nn si abbia intenzione di affrontare il ripido iniziale, basta proseguire per il sentiero pieno di sassi per un centinaio di mt e poi girare a sx in uno spiazzo, salire qlc metro sulla dx ed imboccare il sentiero BHT#2, molto flow ma nn per questo semplice!

Se lo fate per la 1a volta state molto attenti a seguire la traccia gps in quanto ci sono vari sentieri che è semplice imboccarli sbagliandosi.

La risalita alla fine del trail è in parte su single track, in parte su carrareccia ed in parte su asfalto.

Arrivati su via Versellane si prosegue verso Medelana per asfalto e si imbocca il sentiero che porta al Niagara, Casamento e Bionda: la traccia in questo caso prevede la discesa del Casamento, nn particolarmente difficile ma piuttosto fisica ed a tratti impegnativa, che finisce al molino Oggiola e da li risalendo si torna poi a Luminasio.

Buon divertimento!

M.te Cuarnan (s.la Foredor) mtb trail

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Da Gemona del Friuli (parcheggio Camping) si sale sulla strada principale fino a Sella Foredor (superato l'agriturismo). Dalla forcella sulla sinistra con bici a spinta si sale il versante del m.te Cuarnan. Con mezz'ora di camminata si raggiunge prima la cresta e poi il Redentore. La discesa avviene lungo il sentiero molto impegnativo caratterizzato da pietraie fisse (diff. single trail S3). Dalla sella si prende l'ormai noto sentiero che si ricollega al 713 (itinerario non obbligato).
Chiunque decida di affrontare gli itinerari da me proposti si assume tutte le responsabilità per i rischi ed i pericoli a cui può andare incontro. Non si garantisce la piena percorribilità degli stessi e non si prende alcuna responsabilità di tipo civile o penale in caso di danni e/o infortuni occorsi a discapito di chiunque.
Buon divertimento
FrEe Ul BiKeRs

Fiori del Baldo - sentiero 662

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Abbiam deciso di partire da Caprino Veronese per cercare di fare un po' di sterrato anche in salita.
Partiti da Caprino Veronese, ci dirigiamo verso Rubiana dove incrociamo il sentiero denominato di "Caprino e le sue colline", impiegato in alcune scorse edizioni del Baldo Bike.
Arriviamo a Braga e prendiamo la strada in direzione Pradonego. Qui strada nel bosco con alcuni strappi su cementata per ricongiungerci alla strada che sale a Malga Valfredda.
Seguiamo tutto il CAI 64 fino all'arrivo al parcheggio di partenza della strada per il Forte di Naole (CAI 51). Da qui al rifugio la pendenza non e' mai troppa e il fondo e' buono, si pedala tutto tranquillamente.
Dopo essersi rifocillati al rifugio Fiori del Baldo (nel nostro caso una cioccolata) si riprende il cammino sul sentiero di cresta (e' un pascolo e come tale e' usato anche per lo spostamento delle vacche, occhio !) che regala scorci incredibili sulla Val d'Adige e su tutta la parte sud del Lago di Garda, percorriamo il CAI 658 dapprima e poi CAI 655, da cui scorgiamo anche i resti del Forte di Naole (usato ora come stalla e come installazione per ripetitori) e della casermetta prospiciente ormai senza tetto.
Incrociata la strada per il forte, comincia sulla destra il nostro sentiero, il CAI 662, che ci ricondurra' fino alla partenza.
La discesa non e' da sottovalutare, e' quasi impegnativa come la salita anche se mai estrema, si passa da tratti di sentiero in sottobosco a passaggi su roccia che richiedono un certo impegno ma arriverete sicuramente a valle soddisfatti :)

thread sul forum con descrizione e foto:
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=7672070&postcount=1060

MONTICHIARI, ESENTA, SOLFERINO XC

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Un giro tra le colline moreniche adatto un pò a tutti quanti.
Salite brevi e discese veloci, up & down easy e divertimento assicurato.
Una rivisitazione dei giri classici di queste zone, fattibile tutto il tempo dell'anno.
La partenza è prevista dal velodromo di Montichiari dove proseguimao verso Esenta.
Teniamo d'occhio la traccia e giungeremo a Solferino che sarà il nostro punto di ritorno.

GIRO PER FRONT E FULL

BUONA PEDALATA

GIULIEN

MTB EXPLORER BRESCIA

www.mtbexplorer.eu

MADDALENA NEW EDITION

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Una Maddalena sempre magica con una variante finale che ci porterà a Botticino.
Salita Classica dal San Gottardo sino agli ultimi tornanti poi singletrack tra le Pozze ed il Muratello e quindi strappo finale ai ripetitori poi alla pedana di lancio del parapendio.
Discesina con toboga sino ad incrociare il Muratello per proseguire versi San Gallo.
Faremo un pezzo del principale poi variante verso Botticino seguendo bene la traccia.
Un chilometro di asfalto circa e siamo di nuovo alle macchine.

GIRO SIA DA FULL CHE DA FRONT

BUONA PEDALATA

GIULIEN

MTB EXPLORER BRESCIA

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Valdichiana e dintorni: Lago del Calcione lato ovest, Rapolano e Serre

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E' uno dei percorsi più belli e divertenti da fare presso il lago del Calcione. Partendo dalla stazione di Sinalunga si raggiunge Rigomagno (per chi volesse risparmiare qualche chilometro, potrà partire direttamente dalla stazione di Rigomagno ed andare a prendere la traccia circa duecento metri dopo in direzione Lucignano), si sale su sterro verso il podere Ranocchi e poi su asfalto fino al cimitero di Rigomagno. Poco dopo si gira a sinistra e si entra nel bosco. Si percorre il bel sentiero che ad un certo punto diventa un ST. Arrivati alla strada bianca se ne segue un tratto per poi entrare in una mulattiera che conduce alla strada per il castello di Modanella (attenzione alla discesa veloce e dissestata!). Da Modanella si sale inoltrandoci nei boschi sopra la diga del Calcione. Merita attenzione la discesa che porta al lago, molto bella ma pure molto tecnica (conosciuta dai "locals" come rocki 1) e adatta soprattutto a bici full. Arrivati sul lago se ne segue tutto il percorso che lo costeggia sul lato ovest, veramente molto bello. Al termine del lungo tratto, il sentiero si addentra in salita a tratti veramente molto ripida. Arrivati in cima si fanno alcuni sali-scendi per poi discendere nuovamente a destra in direzione Monterozzi. Da qui si risale nuovamente verso il poggio più alto da dove cominciano due discese che portano a valle. La prima è veloce e con tratti gradonati decisamente divertenti, la seconda merita una certa attenzione in quanto dissestata e molto pietrosa con alcuni tratti abbastanza ripidi. Al termine della discesa si arriva a Poggio Santa Cecilia da dove si prende la strada che ci porta a Rapolano Terme. Una lunga salita si addentra nuovamente nel bosco per poi spianare. Lungo questo tratto la recente costruzione di un invaso proprio dove passava il sentiero potrebbe confondere un pò la traccia. Se ciò dovesse avvenire, costeggiare la rete a destra dell'invaso ed andare a riprendere di nuovo la traccia qualche decina di metri più avanti dove ricomincia la strada. Attraverso altri sentieri di bosco si arriva sopra Serre di Rapolano, dove una nuova discesa divertente ci porta nei pressi della superstrada, da qui la traccia ci riconduce a Rigomagno ed a Sinalunga.
Difficoltà tecnica: media;
Allenamento necessario: buono;
Bici consigliata: Trail (1° scelta); XC (2° scelta);
Periodo consigliato: da tarda primavera fino a fine giugno-inizi luglio ed in tarda estate - autunno (PURCHE' ASCIUTTO!!!), fattibile pure in estate, ma attenzione ai numerosissimi tafani (indispensabile portarsi dietro l'autan). Evitare il periodo della caccia al cinghiale e la stagione delle piogge in generale perchè il fango argilloso del Calcione è viscido e collosissimo e renderebbe impraticabili lunghi tratti.

Maccarese castel di Guido antiorario

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Maccarese castel di Guido antiorario
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Brisighella-SanCassiano-Brisighella

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Dopo aver parcheggiato in zona terme di Brisighella, si parte in salita in Via Baccagnano, si prosegue su questa strada fino ad un bivio, qui si prende Via Spazzoli, sempre su asfalto, dopo poco si segue ancora Via Spazzoli, quindi si deve mantenere la sinistra, quando la strada asfaltata inizia a scendere, all'altezza di una curva a gomito si prende una sterrata sulla destra, proseguire per questa strada sterrata, larga e ghiaiosa, finchè dopo aver sorpassato una casa per addestramento cani da caccia e fatto uno strappetto prendere sulla sinistra una strada che porta ad un campo, proseguire per questa sterrata finchè non inizia a scendere, ora imboccare verso destra via Lago, strada asfaltata, e seguirla finchè non finisce l'asfalto, prendere la salita sulla in cemento che parte molto ripida sulla sinistra, proseguire finchè non diventa sterrata e seguirla, si arriva ad un bivio, prendere la sterrata a sinistra che sale verso "monte del tesoro", proseguire, la sterrata scenderà attraverso dei campi finchè non incontra via Scampelluccio, tenere la sinistra e seguire la strada che poi andrà a scendere dopo San Cassiano in località Boesimo, arrivati sulla Sp302 andare a destra in direzione San Cassiano, superare il paese, proseguire fino a Via Valpiana e imboccarla (sulla destra subito dopo "Travi Lamone"), inizialmente è asfaltata poi diventa una strada ghiaosa, seguire la salita finchè non si scollina e continuare per questa strada in discesa fino al lago, continuare in salita sempre su questa via (via Lago) e si arriva alla chiusura del cerchio, prendere la strada asfaltata, salire a destra sulla sterrata da cui siamo scesi prima, a questo punto mantenere la sinistra su un single track un po' nascosto, seguirlo (è un po' esposto) finchè non si arriva su una sterrata larga, scendere verso sinistra e quando si arriva nell'aia di una casa svoltare a destra e mantenendo la destra immettersi nella strada carraia, continuare su questa facendo il percorso inverso rispetto al tratto iniziale del giro.

Monte Canto: Kompressor e California2

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Due sentieri di discesa 'classici' del Canto, divertenti e non banali.
Il primo, il Kompressor, è abbastanza breve e partendo dalla chiesetta di S. Barbara finisce sulla sterrata di salita dopo averla incrociata una volta. Partenza ripida, un paio di tornantini tecnici, alcuni tratti rocciosi.
Si risale e volendo non serve neanche arrivare alla chiesetta, poco prima di incrociare la salita da Pontida si stacca un sentiero sulla sinistra che torna indietro e facendo un lungo giro riporta sul versante sud. In corrispondenza di un grosso masso sul sentiero inizia la discesa detta da alcuni 'california2' (e il california1? boh!.) .
E' questa una delle più lunghe discese del Canto, alcuni passaggi piuttosto impegnativi, ma nel complesso abbastanza 'potabile' e molto divertente.
Seguendo sempre fedelmente la traccia si arriva a Carvico in via Predazzi.
Attenzione a non saltare un paio di bivi a 90 gradi, che nella foga possono sfuggire ...
Qui un video del California2:
http://youtu.be/WEiXH1Nr9q0

FINALE, MONTE CAPRAZOPPA,VEREZZI

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Partenza dall'Hotel Florenz o li vicino ci dirigiamo verso la statale dove prenderemo un sterrata che sale,
Continuiamo su questa mulatteria attorno al monte Caprazoppa sino a giungere a Verezzi, dopo alcuni scorci sul mare.
A questo punto, seguendo la traccia, scenderemo verso Finale Ligure.

GIRO PER FULL E FRONT

BUONA PEDALATA

GIULIEN

MTB EXPLORER BRESCIA

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FINALE, CAPRAZOPPA, PERTI E CASTEL GAVONE

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Partenza dall'Hotel Florenz o li vicino ci dirigiamo verso la statale dove prenderemo un sterrata che sale,
Continuiamo su questa mulatteria attorno al monte Caprazoppa sino a giungere alla chiesetta di San Martino prima di Verezzi, dopo alcuni scorci sul mare belissimi.
Ora inizia una delle discese di Caprazoppa, da fare una volta nella vita.
Arriveremo a Finale per poi risalire verso Perti.
Visiteremo Castel Gavone e poi di nuovo a bombazza verso casa, ovvero Finale Ligure.

GIRO PER FULL

BUONA PEDALATA

GIULIEN

MTB EXPLORER BRESCIA

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Tour d'Arbolle

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Itinerario che presenta lunghi tratti cicloalpinistici estremi.
Abbiamo deciso di percorrere questo giro in due giorni per goderci i paesaggi e per sfuggire al torrido luglio di quest'anno (anche a 3500m si stava a petto nudo).
Partenza da Cogne con la classica salita all'Invergneux che ormai hanno fatto tutti. Strada asfaltata e poi sterrata con pendenze talvolta toste ma sempre ciclabile, ultimi 100m di spintage per raggiungere la cima e poi è la sagra del flow con una bella discesa veloce interrotta in prossimità di alcuni alpeggi a Pralognan.
Da qui inizia un bel sentiero pedalabile fino a Grauson superiore.
Siamo a 2500m ed ora si carica la bici in spalla.
Impossibile non fermarsi ai tre laghetti di Lussert per una pausa, sono veramente belli!
Da qui gli ultimi 250m di dislivello sono impegnativi, portage su sfasciumi fino al colle di Laures a 3035m.
Da qui si apre una vallata selvaggia, molto più rocciosa ed infatti ci tocca portare la bici in spalla per 150m in discesa e poi per altri 250m in salita fino al passo Arbolle a 3150m.
Questa salita è veramente difficile con il sentiero che in certi punti è sparito: bisogna arrampicare su sfasciumi e dove capita, sempre con pendenze assurde e fondo cedevole, noi ci siamo un pò cagati sotto. Scarpe buone ed esperienza non bastano.
Ecco che finalmente inizia la discesa... ahhhahaha. Dai 3150 a 2950 si fa con bici in spalla attraversando anche qualche nevaio, da 2950 a 2800 è molto tecnica, come dicono i francesi T5++ e T6. Da 2800 al rifugio è molto tecnica ma fattibile se avete una buona bici da enduro ed un buon controllo del mezzo.
Per arrivare al rifugio sono altri pochissimi metri di bici in spalla ma le fatiche della prima giornata sono concluse.
Al rifugio ci hanno presi per pazzi anche perché secondo loro siamo i primi ad essere arrivati li in bici. La struttura è moderna e molto bella ma il rifugista e la sua famiglia hanno saputo trattarci con simpatia e cortesia e questa cosa ci è piaciuta un sacco perché sembra di essere coccolati, come a casa dalla mamma. Si mangia molto bene e si spende il giusto.
Per la cronaca anche Angelo il rifugista è poco registrato come noi... fa le urban downhill con i pattini.
Il giorno seguente ci svegliamo presto ma facciamo tutto con calma, pedaliamo il primo tratto di salita solo per farci vedere dai rifugisti e gli ospiti, appena girato l'angolo ci carichiamo le bici in spalla e risaliamo come dei pazzi verso il colle d'Arbolle.
Io testardo come un mulo la porto su oltre la parte non ciclabile, poi a circa 3000m cerchiamo un posto nascosto e le abbandoniamo con l'antifurto (senza perno), ma anche con perno sfido a trovare un folle che la porti giù da qui.
Ora inizia una bella escursione a piedi: fino al passo dei tre cappuccini è abbastanza facile salvo l'ultimo tratto e poi inizia un sentiero poco battuto con la traccia difficile da seguire, diversi tratti in arrampicata facile su rocce (senza bici in spalla si sale veramente forte) e finalmente raggiungiamo la vetta dell'Emilius, 3559m! E che spettacolo, abbiamo trovato una giornata perfetta, caldissima e senza nuvole.
Il panorama da qui è uno dei più maestosi in assoluto, si vede tutto ma proprio tutto!
Dal Rosa al Bianco a nord ed il Gran Paradiso a sud ovest con un'apoteosi di laghetti a far da contorno ed a pochi passi la becca di Nona, il secondo obiettivo di questo tour che abbiamo deciso di lasciare per un'altra gita: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/14795
La discesa a piedi non è noiosa perché i passaggi tecnici sono belli tosti ed una volta ripresa la bici affrontiamo il trail fatto poche ore prima cercando di migliorarci su qualche passaggio un pò al limite.
Arrivati a valle ci domandiamo, dove diavolo è questo sentiero? Non si vede una traccia e già siamo in panico pensando che dovremmo salire ancora per 300m su sfasciumi ed arrampicare come stambecchi dementi... invece una volta superato il torrente troviamo degli ometti ed il sentiero impenna ma è una bellissima scalinata verticale... tipo quelle scale altissime che portano in mansarda ed arriviamo con i quadricipiti provati al col Garin 2815m dove la mia mente malata trova delle divagazioni per raggiungere una vetta... ma dopo una dormitina rigenerante mettiamo le protezioni ed iniziamo l'ultima discesa.
I primi metri sono veramente vert e con fondo smosso, poi quando le ruote smettono di galleggiare inizia un bel rock and roll dove si fa fatica a trovare il ritmo per via di alcune risalite e tratti a piedi.
Giunti all'alpeggio Arpisson mi ricordo che avevo già fatto una bella discesa: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/10842
Invece oggi proseguiamo verso destra ed inizia una serie infinita di tornantini, sempre abbastanza facili. Prima con un fondo roccioso-erba e poi quando entriamo nel bosco troviamo la "moquette", il gran finale è su un bellissimo singletrack superflow dove possiamo finalmente mollare i freni e spegnere il cervello.
Da Epinel rientriamo a Cogne e ci godiamo un meritato gelato.

Foto qui

https://plus.google.com/u/0/photos/106757463423259170001/albums/6171742444400178033

https://plus.google.com/u/0/photos/106757463423259170001/albums/6171731657570730993

Per info sul rifugio

http://www.rifugioarbolle.it/it/

Ciclabilità in salita: 65% il primo giorno 5% il secondo giorno
Ciclabilità in discesa: 85% il primo giorno 95% il secondo giorno

MONTE CIMONE

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Verso antiorario
Un itinerario molto fisico, sia per la salita che per la discesa.
Si parte dal paese di Tovena ai piedi del Passo San Boldo, torniamo sulla statale che corre ai piedi delle Prealpi da Vittorio Veneto a Valdobbiadene e raggiungiamo il pittoresco borgo di Sottocroda da dove parte la salita (molto nota ai bikers della zona) che ci porterà in località La Posa (WP B). Dalla partenza abbiamo percorso circa 11 km di cui 7 in salita per poco più di 900 D+.
Continuiamo per altri 2 km in salita agevole su una comoda forestale fino a raggiungere una casera; la sommità del monte Cimone è poco sopra di noi e la raggiungiamo prendendo a sx il sentiero che sale, non sarà facile restare in sella, ma il tratto è breve e non appena usciti dal bosco in un attimo saremo in cima (WP C) da dove la vista può spaziare su tutte le colline sottostanti e con una giornata limpida fino alla laguna di Venezia.
Qui è il momento di prepararsi per la prima discesa del giro, il sentiero n.4 che parte di fronte a noi non è difficilissimo ma ci sono alcuni passaggi sulle radici degli alberi che, se sono umide/bagnate come le abbiamo trovate noi, posso rappresentare una insidia. Dopo 1,5 km troviamo la Casera Cecconi (WP D) continuiamo a scendere per alcune centinaia di metri su forestale e al WP E prendiamo a sx ancora su sentiero decisamente più semplice della parte alta. Poco prima di arrivare a Casera Masetina (WP F) prendiamo a dx il sentiero che scende, in alcuni punti è talmente stretto che è consigliabile fare qualche passo a piedi e poi risalire. Alla fine di questo sentiero sbucheremo su una strada asfaltata ma noi invece invertiremo il senso di marcia prendendo il sentierino che con andamento a saliscendi ci porterà al Passo San Boldo.
Dovremo ora tornare a pedalare in salita per circa 2 km e 200 d+ per portarci alla partenza della discesa finale sul sentiero segnato sulle carte col 1031 ma la tabella riporta il numero 990 (WP H).
Il sentiero parte abbastanza semplice, poi nei pressi di uno spiazzo nell’erba attrezzato con tavolo e panche il trail piega verso dx e si incattivisce. Le pendenze in alcuni punti sono sostenute ma non impossibili, il fondo su roccia e i numerosi scalini metteranno alla prova la nostra abilità di guida e qualche passaggio sarà meglio farlo a piedi; saranno 2,5 km e 700 D- di adrenalina (o di sofferenza) per chi saprà trovare sempre la migliore traiettoria.
Salteremo fuori sulla strada che scende dal Passo San Boldo e girando a sx in un attimo saremo al punto di partenza

17/10/15
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