Sito web: http://gianolinibike.it/node/5544
Località di partenza: Rezzato (186 m) Brescia
Lunghezza: 107 km
Quota massima: 1090 m Passo Cavallino della Fobbia
Dislivello complessivo in salita: 1550 m
Ciclabilità: 100% asfalto
Arrivo: Rezzato (186 m) Brescia
Acqua lungo il percorso: SI - lungo la ciclabile per Salò - Capovalle - Eno
Come arrivare: uscire dall’autostrada al casello di Brescia Est e seguire le indicazioni stradali per Brescia, Verona e Rezzato (5 km). Imboccata la tangenziale Est si continua sempre dritto seguendo l’indicazione per Rezzato. Giunti al bivio si esce a destra seguendo sempre l’indicazione per Rezzato, Brescia e Mazzano. Alla rotonda si esce alla terza uscita e alla rotonda successiva si prosegue dritto. Si continua seguendo l’indicazione stradale per Rezzato centro su via Treponti poi alla rotonda si gira a destra imboccando via Gardesana. Giunti all’incrocio si gira a sinistra su via Zanardelli e subito a sinistra su via Aldo Moro. 11/10/2015. Iniziamo a pedalare in compagnia di Corrado imboccando via Gardesana sulla destra. Alla rotonda giriamo a sinistra e alle prime strisce pedonali attraversiamo la strada, via Treponti, e imbocchiamo il piccolo stradello che costeggia il Naviglio Grande Bresciano. Inizia qui la pista ciclabile, tutta asfaltata, che conduce verso Salò. Pedaliamo in pianura mantenendo il Naviglio sulla nostra sinistra e seguendo la puntuale segnaletica verticale. Arrivati nei pressi di Gavardo la ciclabile finisce, attraversiamo il ponte e giriamo a sinistra. Alla rotonda giriamo a destra entrando in paese. Gavardo (200 m) si trova all’imbocco della Valle Sabbia. Pedaliamo sulla SP116, via Giovanni Quarena, e arrivati in piazza Guglielmo Marconi giriamo a sinistra seguendo la segnaletica verticale della ciclabile indicante Salò. Oltrepassiamo piazza Zanardelli e continuiamo dritto fino a uscire dal paese. Pedaliamo mantenendo il fiume Chiese sulla nostra sinistra e giunti alla rotonda proseguiamo dritto entrando nella località Sopraponte. Sempre su strada normale ma poco trafficata continuiamo dritto su via Terni e dopo aver oltrepassato un piccolo ponte giriamo a destra seguendo sempre la segnaletica verticale della pista ciclabile. Giunti in località Valverde, frazione di Villanuova sul Clisi, giriamo a destra, oltrepassiamo il ponte sul fiume Chiese e proseguiamo dritto fino alla rotonda. Giriamo a sinistra e continuiamo sul marciapiede che in questo tratto funge anche da pista ciclabile. Fiancheggiamo la SP116 e arrivati al semaforo attraversiamo la SP116 e continuando, sempre in sede protetta, sul lato opposto. Siamo in località Roè Volciano e giunti su via Giuseppe Frua, all’incrocio giriamo a destra. Giunti alla rotonda giriamo a sinistra imboccando via Giuseppe Verdi, in leggera salita. Entriamo nella frazione di Gazzane e dopo poco inizia la discesa verso Salò. All’incrocio giriamo a sinistra e a quello successivo giriamo a destra. Proseguiamo dritto su via Jacopo Bonfadio, una strada stretta formata dai cubetti di porfido, giriamo a sinistra su via Bellintano e poi a destra su via Carabbiolo. Continuiamo in veloce discesa fino ad arrivare alla rotonda di Salò dove proseguiamo dritto imboccando via Pozzo. Alla rotonda successiva proseguiamo su via De Gasperi e giunti a un’altra rotonda teniamo la destra imboccando via Gasparo da Salò. Ancora una rotonda dove giriamo a sinistra su via Marco Leonesio e a quella successiva continuiamo dritto su via Pietro da Salò. Continuiamo su piazza Vittorio Emanuele II e poi giriamo a destra e continuiamo dritto fino ad immetterci su via Brunati. Non visitiamo il centro storico di Salò perché eravamo già stati a marzo in occasione dell’itinerario Desenzano-Salò (http://gianolinibike.it/node/4440). Continuiamo su questa strada e usciamo da Salò costeggiando il lago di Garda che manteniamo sulla nostra destra. Oltrepassiamo i centri abitati di Barbarano, Gardone Riviera, Fasano, Bornico e arriviamo a Toscolano Maderno dove ci fermiamo davanti alla chiesa di Sant’Andrea, romanica (XII sec.). Risaliti in sella usciamo da Toscolano Maderno e quando giungiamo all’incrocio per Cecina giriamo a sinistra seguendo l’indicazione stradale. Inizia subito la salita caratterizzata da un tornante secco da dove si gode una bella vista sul lago di Garda. I primi 500 metri di salita hanno una pendenza media del 10,7%. Continuiamo sempre dritto su questa strada, oltrepassiamo l’abitato di Cecina, costeggiamo il campo da golf e poi giriamo a sinistra. Iniziamo a salire verso Casagiovanni e Zuino fino a quando imbocchiamo una via sulla sinistra in forte salita. I primi 100 metri hanno una pendenza media del 17,1% poi la strada s’impenna ulteriormente e i successivi 100 metri hanno una pendenza media del 20,7%. Continuiamo per altri 850 metri con una pendenza media del 12,6% fino a quando ci immettiamo sulla strada che porta al lago di Valvestino. Adesso la strada sale con moderata pendenza e dopo 8 km arriviamo alla diga di Ponte Cola costruita nel 1962 per la produzione di energia idroelettrica. Ci fermiamo a scattare numerose foto perché il posto è veramente molto bello. Il lago artificiale s’insinua in vari calanchi e tutto intorno c’è solo la natura che inizia ad assumere i primi colori autunnali. Continuiamo a pedalare in falsopiano su questa bella strada formata da curve e controcurve fino ad arrivare al primo ponte che sovrasta un ramo del lago. E’ impossibile non fermarsi a fotografare questo luogo meraviglioso. Proseguiamo mantenendo il lago sulla nostra sinistra e raggiungiamo il secondo ponte, altro punto molto panoramico. Approfittiamo di questa sosta per mangiarci una fetta di torta alle mandorle fatta in casa da Loredana che ci dà la carica per affrontare la salita che ci aspetta. E’ ora di ripartire, pedaliamo in salita sulla SP9 e dopo 1,5 km arriviamo a Molino di Bollone e ci fermiamo all’Osteria Al Mulì per prenderci tre caffè (3 euro) e una coca cola in lattina (2,50 euro). Siamo pronti per affrontare il resto della salita. Al trivio seguiamo l’indicazione stradale per Capovalle (6 km) imboccando la SP58 e saliamo impostando una pedalata regolare. La strada è sempre molto panoramica, superiamo alcuni tornanti e proseguiamo a fianco delle pareti rocciose circondati da una natura incontaminata. Siamo nel territorio della Foresta Gardesana Occidentale, la foresta Regionale più ampia della Lombardia. Arrivati alle porte di Capovalle, sulla destra, all’interno di un ampio parcheggio, c’è una fontana. Giunti al Passo San Rocco (1000 m) ci fermiamo per la classica foto e indossiamo i giubbetti antivento. Da Molino di Bollone a qui abbiamo percorso 6,5 km superando un dislivello di 400 metri con una pendenza media del 6,2%. Ci lanciamo in discesa fino a quando arriviamo ad un tornante e proseguiamo dritto seguendo le indicazioni turistiche per il Passo Cavallino della Fobbia (5 km) e il Santuario B.V. Rio Secco. La strada inizia a salire sensibilmente, i primi 100 metri hanno una pendenza media del 13,4% e proseguendo ci sono tratti con una pendenza del 15,4%. Arrivati al Santuario della Beata Vergine di Rio Secco ci fermiamo per fotografare la facciata a capanna con un rosone in cotto e un affresco raffigurante la “Pietà”. Purtroppo il Santuario è chiuso e anche la fontanella che si trova nel piazzale è a “secco”. Riprendiamo a pedalare in salita e dopo 1,9 km arriviamo al Passo Cavallino della Fobbia (1090 m). Indossiamo i giubbetti antivento, ci lanciamo in discesa prestando molta attenzione perché la strada è particolarmente stretta e ci sono moltissime curve cieche. Ogni volta che incrociamo un’auto dobbiamo fermarci perché la larghezza della strada permette il solo passaggio dell’auto. Arrivati a Eno (610 m) ci fermiamo per riempire le borracce e poi proseguiamo, sempre in discesa su strada più larga. Oltrepassiamo i paesini di Cecino, San Martino, Rango e arriviamo a Vobarno (250 m). La strada che abbiamo appena percorso si snoda a fianco del torrente Agna che a Vobarno confluisce nel fiume Chiese. Giriamo a destra imboccando via Migliorini e proseguiamo su questa strada fino a piazza Ferrari, dove sorge la chiesa di Santa Maria Assunta. Passiamo sotto l’arco che si trova di fronte alla chiesa, oltrepassiamo il ponte sul Chiese e proseguiamo sempre dritto percorrendo via Catazzi. Giunti all’incrocio continuiamo dritto su via Goisis, entriamo a Pompegnino, frazione di Vobarno, e proseguiamo sulla strada principale fino ad arrivare a Roè Volciano. Qui ci ricongiungiamo con la ciclabile che avevamo percorso al mattino e continuiamo su di essa fino a Rezzato, dove avevamo parcheggiato l’auto. Per visualizzare altre foto: http://gianolinibike.it/image/tid/256