Ulteriori informazioni a questo link.
Se d’inverno è frequentato dai patiti dello sci, d’estate i suoi boschi rappresentano un luogo ideale per gli amanti della mountain bike: il Nevegal – il verde altopiano che sovrasta Belluno – offre infatti innumerevoli spunti per escursioni sia come punto di partenza (verso la vetta del Visentin, ad esempio) che come meta finale se si preferisce partire dal fondovalle.
Proprio dalla valle del Piave inizia questo itinerario, che dopo i nervosi sentieri del Col Palù e i più facili sterrati dell’ondulata campagna Sossai e Cet, inizia finalmente a salire verso l’Alpe del Nevegal: mulattiere e stradine secondarie si alternano fino all’imbocco della Valle di San Mamante, dove le pendenze si fanno più dolci attraversando l’incantevole forra immersa nella fitta vegetazione.
Si giunge così una prima volta al Nevegal, con l’itinerario che tocca il Santuario della Madonna di Lourdes e prosegue in leggera discesa fino alla località Caviola: si torna nuovamente a salire, in parte su di un tecnico sentiero, tra i boschi e i pascoli dell’Alpe fino a scollinare nei pressi di Casera la Grava.
La discesa, dopo la prima rapida picchiata sul Nevegal, viene interrotta da un breve strappo e da una recinzione da aggirare tra gli alberi sulla destra; poco dopo si riprende a scendere, ora in maniera ripida e vertiginosa: si attraversano infatti gli scoscesi prati affacciati su Alpago e Val Belluna, incontrando in seguito pendenze più moderate sulle sterrate di Quantin.
Alcuni inevitabili tratti asfaltati conducono a Losego e Cugnan, dove ci si innesta su una divertente successione di single track che conduce verso Cadola dove si chiude l’itinerario.
Punto di partenza: Cadola, frazione del comune di Ponte nelle Alpi, piazzale Monsignor Viezzer.
Copyright © Stefano De Marchi
Tutti gli itinerari contrassegnati TMB sono disponibili al sito www.themtbbiker.com.
Se d’inverno è frequentato dai patiti dello sci, d’estate i suoi boschi rappresentano un luogo ideale per gli amanti della mountain bike: il Nevegal – il verde altopiano che sovrasta Belluno – offre infatti innumerevoli spunti per escursioni sia come punto di partenza (verso la vetta del Visentin, ad esempio) che come meta finale se si preferisce partire dal fondovalle.
Proprio dalla valle del Piave inizia questo itinerario, che dopo i nervosi sentieri del Col Palù e i più facili sterrati dell’ondulata campagna Sossai e Cet, inizia finalmente a salire verso l’Alpe del Nevegal: mulattiere e stradine secondarie si alternano fino all’imbocco della Valle di San Mamante, dove le pendenze si fanno più dolci attraversando l’incantevole forra immersa nella fitta vegetazione.
Si giunge così una prima volta al Nevegal, con l’itinerario che tocca il Santuario della Madonna di Lourdes e prosegue in leggera discesa fino alla località Caviola: si torna nuovamente a salire, in parte su di un tecnico sentiero, tra i boschi e i pascoli dell’Alpe fino a scollinare nei pressi di Casera la Grava.
La discesa, dopo la prima rapida picchiata sul Nevegal, viene interrotta da un breve strappo e da una recinzione da aggirare tra gli alberi sulla destra; poco dopo si riprende a scendere, ora in maniera ripida e vertiginosa: si attraversano infatti gli scoscesi prati affacciati su Alpago e Val Belluna, incontrando in seguito pendenze più moderate sulle sterrate di Quantin.
Alcuni inevitabili tratti asfaltati conducono a Losego e Cugnan, dove ci si innesta su una divertente successione di single track che conduce verso Cadola dove si chiude l’itinerario.
Punto di partenza: Cadola, frazione del comune di Ponte nelle Alpi, piazzale Monsignor Viezzer.
Copyright © Stefano De Marchi
Tutti gli itinerari contrassegnati TMB sono disponibili al sito www.themtbbiker.com.