Località di partenza: Morbegno Lunghezza: 30,2 km Quota massima: 891 m - Roncaglia di Sopra Dislivello complessivo in salita: 1046 metri Ciclabilità: 100% Arrivo: Morbegno Acqua sul percorso: SI - Mello - Civo - Roncaglia -Caspano - Dazio Come arrivare: da Sondrio si prende la SS38 fino ad arrivare a Morbegno. Arrivati alla prima rotonda si gira a destra seguendo le indicazione stradali per il polo fieristico e via V Alpini. Si prosegue dritto su questa strada, si sottopassa la linea ferroviaria e al semaforo si prosegue ancora dritto seguendo l’indicazione stradale per il campo sportivo. Dopo 500 metri c’è il parcheggio libero. 09/03/2014. Lasciamo l’auto nel parcheggio libero dal quale si vede ponte Ganda e iniziamo a pedalare verso il ponte. Proseguiamo dritto lungo le sponde dell’Adda e poi giriamo a sinistra portandoci su via Forestale. Proseguiamo su questa strada fino a oltrepassare il cavalcavia della linea ferroviaria. Alla rotonda attraversiamo sulle strisce pedonali e imbocchiamo la pista ciclo-pedonale sul marciapiede. Pedaliamo in direzione di Rogolo, oltrepassiamo il torrente Bitto e dopo circa 400 metri attraversiamo nuovamente la SS38 sulle strisce pedonali. Attraversiamo il passaggio a livello e imbocchiamo via Lombardia. Pedaliamo su questa strada ignorando qualsiasi deviazione fino a quando la strada finisce. Giriamo a destra e poi subito a sinistra imboccando via Lugane. Sempre su questa strada proseguiamo in direzione del lago di Como portandoci verso la sponda dell’Adda. Finalmente ricompare la segnaletica verticale indicante la pista ciclo-pedonale e proseguiamo su questa stradina che diviene sempre più stretta fino ad arrivare ad un campo di calcio. Lo costeggiamo e poi giriamo a sinistra riprendendo la pista ciclabile a fianco dell’Adda. Proseguiamo sempre dritto fino ad arrivare al primo ponte dove lasciamo la ciclabile che prosegue verso il lago di Como (http://gianolinibike.it/node/3287) e svoltando a destra attraversiamo il ponte sul fiume Adda. Appena dopo il ponte entriamo nel comune di Traona, proseguiamo dritti e arrivati all’incrocio giriamo a destra seguendo l’indicazione stradale per Mello. Dopo poco giriamo a sinistra sempre seguendo l’indicazione per Mello. Ci attende una dura salita di 400 m con pendenza media del 10,8% e massima del 14,1% che ci porta fino all’ex Convento di San Francesco. Il convento è legato alla storia di Don Guanella che nel 1879 lo acquistò dal Comune e diede avvio ai lavori di ristrutturazione. Nei primi mesi del 1880 vi aprì una scuola elementare diurna e serale per ragazzi poveri, ma l’anno successivo dovette chiuderla a causa della forte opposizione della Prefettura di Sondrio. Proseguiamo la nostra pedalata salendo dolcemente fino ad arrivare alla deviazione, sulla sinistra, per il castello di Demofole detto anche Torre della Regina. Giriamo quindi a sinistra e costeggiando il parcheggio dell’annesso parco giochi, prendiamo il sentiero sterrato che con pendenza media del 9,9% e massima del 14,8% ci porta sotto i resti delle mura del castello e della torre. Si nota subito che di recente queste rovine sono state oggetto di un attento restauro. Da qui si gode uno stupendo panorama che lascia spaziare lo sguardo fino al lago di Como. Scattiamo un po’ di foto e poi riprendiamo la pedalata dirigendoci verso Mello (681 m). Arrivati in paese ci fermiamo per visitare la chiesa parrocchiale, il cui interno è caratterizzato da ampi soffitti affrescati. Dopo questa breve visita proseguiamo verso Civo che raggiungiamo abbastanza velocemente. Anche qui facciamo una sosta sul sagrato della chiesa di Sant’Andrea e approfittiamo per scattare alcune foto. Riprendiamo la bicicletta e ritornati all’incrocio da cui eravamo arrivati, giriamo a destra e continuiamo a salire. Alla fine della salita la strada si biforca: a sinistra, c’è il cartello di strada senza uscita, proseguendo dritto la strada diviene sterrata. Purtroppo manca qualsiasi indicazione turistica e con l’aiuto della mappa decidiamo di prendere la sterrata che sembra essere quella giusta. La carrareccia sale ancora per un breve tratto fino a una piccola chiesa in sasso da cui si gode un bel panorama su Morbegno. Poco oltre c’è una fontana, dove ricarichiamo le borracce e poi proseguiamo dritto in falsopiano dirigendoci verso Roncaglia di Sopra (884 m). In lontananza ci appare la chiesa prepositurale di San Giacomo ma per raggiungerla c’è ancora un poco di strada. Finito lo sterrato, giriamo a sinistra, su asfalto, e iniziamo a salire fino a raggiungere le prime abitazioni di questa piccola frazione. Arrivati all’incrocio giriamo a destra e finalmente ci appare la chiesa in tutto il suo splendore. Un grande sagrato erboso circondato da 14 cappellette della via Crucis fanno da cornice alla chiesa di San Giacomo edificata nel 1654. Purtroppo la chiesa è chiusa e così anche le cappellette, ma per queste ultime notiamo che basta spostare il chiavistello per poterle aprire. Decidiamo di vederne un paio e apriamo con attenzione le ante di legno scoprendo all’interno dei bellissimi affreschi. E’ venuto il momento di ripartire, ritorniamo indietro per la stessa strada e giunti al bivio dal quale ci eravamo immessi proseguiamo dritto, in discesa, fino a raggiungere Chempo (808 m). Qui riprendiamo la salita e dopo un ultimo sforzo arriviamo a Caspano (875 m). Questo piccolo paesino, feudo dei Parravicino, è un vero gioiello. Il palazzo dei Parravicini e la chiesa arcipretale di S. Bartolomeo fanno da cornice alla piazza arredata con una fontanella in pietra dalla quale sgorga acqua fresca e da alcune panchine. Dalla piazza si gode un ampio panorama sulle cime delle Orobie ancora innevate. Una piccola porticina immette in un porticato che si affaccia sulla vallata sottostante. Purtroppo la chiesa è chiusa e non possiamo visitarne l’interno ma approfittiamo della tranquillità del luogo per mangiarci un panino. E’ giunto il momento di riprendere la bicicletta. Passiamo sotto l’arco a fianco della chiesa e iniziamo la discesa che velocemente ci porta a superare i piccoli paesini di Cadelpicco (796 m) e Cadelsasso (747 m). Raggiungiamo Dazio (568 m) e facciamo una breve sosta per fotografare la chiesetta. Sempre in discesa ci dirigiamo verso Morbegno e arrivati ad un quadrivio giriamo secco a sinistra scendendo a San Bello. Questa strada stretta è caratterizzata da una serie di stretti tornanti che velocemente portano in prossimità del ponte Ganda. Superato il ponte con poche pedalate raggiungiamo il parcheggio dove avevamo lasciato l’auto. Per visualizzare altre foto: http://gianolinibike.it/image/tid/159
↧