Quantcast
Channel: Gli ultimi itinerari di MTB-MAG.com | Itinerari
Viewing all articles
Browse latest Browse all 12066

Fusine - Valmadre - Passo Dordona

$
0
0
Località di partenza: Fusine (285 m) Sondrio Lunghezza: 41,6 km Quota massima: 2061 m - Passo Dordona Dislivello complessivo in salita: 2025 m Ciclabilità: 100% - 50% asfalto e 50% sterrato Arrivo: Fusine (285 m) Sondrio Acqua sul percorso: SI - Dosso di Sopra - Valmadre - "Baita della Matta" Come arrivare: da Sondrio si percorre la SS38 in direzione di Morbegno. Arrivati in località San Pietro Berbenno si gira a destra su via Valeriana e alla rotonda si sale sul sovrapasso della SS38. Si procede su via San Pietro seguendo le indicazioni per Fusine. Arrivati alle porte del paese si prosegue su via Provinciale e all'incrocio con Via Cedrasco si svolta a destra. Allo stop si gira a destra e poi, dopo pochi metri, a sinistra su via Masoni. 10/07/2015. Se un biker ama le grandi salite non può non inserire nel suo "palmares" quella che porta al Passo di Dordona attraverso la Valmadre. Lasciata l’auto nel parcheggio di Fusine, piccolo paesino della Valtellina all'ombra delle Alpi Orobie, alle ore 7.15 iniziamo a dare il primo colpo di pedali. Dopo pochi metri, alla prima curva, ci rendiamo conto che non sarà una passeggiata: il primo chilometro ha una pendenza media del 13% e massima del 24,3%. La giornata è molto bella, fa caldo e fortunatamente il percorso si sviluppa per la maggior parte all’ombra di castagni, faggi e abeti. Superati i vari tornanti ci fermiamo alla chiesa della Madonnina (552 m) dopo aver percorso altri 1,4 km con pendenza media del 10,3%. La strada, sempre asfaltata, continua a salire fino a raggiungere Dosso di Sopra (1102 m), dove troviamo una fontanella sul lato sinistro della strada. Dalla chiesa della Madonnina a Dosso di Sopra abbiamo percorso 5,5 km con una pendenza media del 10,4%. Ricapitolando, dalla partenza fino al Dosso di Sopra abbiamo percorso, in totale, 8,1 km con una pendenza media dell’11,5%. Qui inizia lo sterrato che con leggera pendenza, una specie di decauville, ci conduce fino al piccolo nucleo abitato di Valmadre (1195 m). Nel piccolo cimitero si possono vedere alcune tombe che risalgono al 1800. Sulla facciata della chiesa di San Matteo (1300), possiamo notare una meridiana con questo adagio: “Questo fer fatal / che l’ora addita / con l'ombra sua/ a noi toglie la vita”. Dopo aver riempito la borraccia di acqua fresca dall’unica fontana presente riprendiamo la pedalata sulla strada in falsopiano fino a raggiungere un ponte che ci permette di oltrepassare il torrente Madrasco e raggiungere il suo lato destro. Da qui l’ascesa riprende ripida, ma sempre pedalabile, il primo tratto è sterrato mentre il secondo tratto è in cemento. Pedaliamo a fianco del torrente Madrasco, che manteniamo sulla nostra sinistra, superando la distanza di 1,1 km, sino al ponte successivo, affrontando una pendenza media del 12%. Oltrepassato il ponte, la strada continua a salire in forte pendenza, sempre su fondo cementato, fino a quando inizia lo sterrato. I primi 100 metri hanno una pendenza media del 14,5% mentre i secondi 100 metri una pendenza media del 16,6%. Dal secondo ponte fino all’inizio dello sterrato la pendenza media è dell’11,8% mentre la pendenza massima del 20,7%. Il fondo sassoso e ghiaiato rende la pedalata molto faticosa. Dopo una breve discesa arriviamo alla casera “Baita della Matta” (1575 m). Qui troviamo l’ultima fontana dove poter riempire le borracce. Inizia nuovamente il cemento, sempre in forte salita e percorriamo 500 metri con una pendenza media del 12,8%. Adesso il cemento è finito e da qui fino al passo Dordona ci sarà solo sterrato. Dopo un tratto in “leggera” pendenza, 8,7%, da dove è possibile vedere il rifugio Dordona, la carrareccia riprende a salire con una serie di tornanti assolati. Dopo 2,2 km di tornanti raggiungiamo il rifugio Dordona (1960 m) dove ci fermiamo per un caffè. La pendenza media di quest’ultimo tratto è del 10,3%. Ristorati e “doppati” dal caffè affrontiamo l’ultimo tratto di salita, lungo 1,8 km. Ne primi 500 metri saliamo con una pendenza media del 10,7%, poi affrontiamo una leggera discesa, stando molto attenti ai sassi smossi, e infine gli ultimi 770 metri con una pendenza media dell’8,5%. Finalmente abbiamo raggiunto il Passo Dordona (2061 m) e ci godiamo lo stupendo panorama. Dopo la foto di rito approfittiamo per visitare le trincee della prima guerra mondiale, la “Linea Cadorna”, per fortuna mai utilizzata, che ci fa pensare al famoso libro di Buzzati “Il deserto dei Tartari”. Dalle trincee si possono godere ampi panorami sulla valle sottostante. Finita la visita decidiamo di proseguire verso Foppolo e così pedaliamo in falsopiano per altri 230 metri fino a raggiungere un piccolo laghetto. Lasciamo le biciclette lungo il margine della carrareccia e a piedi contorniamo il laghetto fino al dosso da dove è possibile vedere in lontananza il paese di Foppolo. Dopo questa breve sosta torniamo a Fusine percorrendo a ritroso lo stesso itinerario della mattina. Per chi volesse sperimentare questo itinerario in compagnia e in veste agonistica, ricordiamo che agli inizi di settembre di ogni anno si disputa un gara in MTB partendo da Fusine con arrivo a Foppolo. Per visualizzare altre foto: http://gianolinibike.it/image/tid/229

Viewing all articles
Browse latest Browse all 12066

Trending Articles