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Itinerario che a tratti potrebbe risultare impossibile anche ad un funambolo. Non si parla di una traccia qualsiasi bensì di un vecchio camminamento che dal Monte sprofonda verso il Basso Vomano serpeggiando tra un groviglio di sentieri scavati per lo più dai cinghiali che regnano sovrani in questo ambiente. Non ci sono punti di riferimento, non esiste la benché minima segnalazione, ogni flebile via può essere quella giusta oppure quella sbagliata. Tra imponenti salti di roccia ed intricatissimi fossati scende un trail difficilissimo da affrontare in bici ossia quello che dal Monte sbuca alla Tana del Lupo. Dall’area bivacco che precede il lago di Piaganini si prende in direzione di Poggio Umbricchio e si sale a San Giorgio passando da Altavilla e dal Tavolero Castagna. Imbocchiamo a dx la strada che porta verso il Monte che raggiungiamo da un ben marcato sentiero pastorale. Una volta attraversata la piana ci teniamo sulla sx fino ad arrivare a dei vecchi ruderi. Inizia qui un sentiero che accarezza il crinale montuoso, entra nella boscaglia ed inizia a scendere tra un intreccio di vie e viuzze solcate dagli animali selvatici. Molto facile perdere l’orientamento e ritrovarsi in balia della vegetazione…e dei cinghiali che popolano numerosi questo luogo. In tutti i modi bisogna sapere che in linea d’aria non si è distanti dalla prima meta ossia La Tana del Lupo. Non ci si dovrà mai spostare troppo sulla dx perché troveremo sempre e soltanto pericolosi salti di roccia. Pertanto si cerca di seguire la traccia più marcata che punta in basso. Pian piano la vegetazione si rende meno fitta e finalmente si esce su un affaccio roccioso di rara bellezza. Il sentiero rientra nella boscaglia trasformandosi in un autentico trail per vertrider, la Tana del Lupo ce l’abbiamo letteralmente sotto i piedi ma per raggiungerla in sella si richiedono doti funamboliche. Incrociata la s.p. per Altavilla, si svolta a sx e si arriva alla frazione di Santa Croce dalla quale si scende al fiume Vomano sfruttando la bella discesa finale.
CINGHIALE 16/03/2013 S.S. del Gran Sasso d’Italia
Itinerario che a tratti potrebbe risultare impossibile anche ad un funambolo. Non si parla di una traccia qualsiasi bensì di un vecchio camminamento che dal Monte sprofonda verso il Basso Vomano serpeggiando tra un groviglio di sentieri scavati per lo più dai cinghiali che regnano sovrani in questo ambiente. Non ci sono punti di riferimento, non esiste la benché minima segnalazione, ogni flebile via può essere quella giusta oppure quella sbagliata. Tra imponenti salti di roccia ed intricatissimi fossati scende un trail difficilissimo da affrontare in bici ossia quello che dal Monte sbuca alla Tana del Lupo. Dall’area bivacco che precede il lago di Piaganini si prende in direzione di Poggio Umbricchio e si sale a San Giorgio passando da Altavilla e dal Tavolero Castagna. Imbocchiamo a dx la strada che porta verso il Monte che raggiungiamo da un ben marcato sentiero pastorale. Una volta attraversata la piana ci teniamo sulla sx fino ad arrivare a dei vecchi ruderi. Inizia qui un sentiero che accarezza il crinale montuoso, entra nella boscaglia ed inizia a scendere tra un intreccio di vie e viuzze solcate dagli animali selvatici. Molto facile perdere l’orientamento e ritrovarsi in balia della vegetazione…e dei cinghiali che popolano numerosi questo luogo. In tutti i modi bisogna sapere che in linea d’aria non si è distanti dalla prima meta ossia La Tana del Lupo. Non ci si dovrà mai spostare troppo sulla dx perché troveremo sempre e soltanto pericolosi salti di roccia. Pertanto si cerca di seguire la traccia più marcata che punta in basso. Pian piano la vegetazione si rende meno fitta e finalmente si esce su un affaccio roccioso di rara bellezza. Il sentiero rientra nella boscaglia trasformandosi in un autentico trail per vertrider, la Tana del Lupo ce l’abbiamo letteralmente sotto i piedi ma per raggiungerla in sella si richiedono doti funamboliche. Incrociata la s.p. per Altavilla, si svolta a sx e si arriva alla frazione di Santa Croce dalla quale si scende al fiume Vomano sfruttando la bella discesa finale.
CINGHIALE 16/03/2013 S.S. del Gran Sasso d’Italia