Si, pazza idea!
Perchè quello che mi era passato per la testa in questi giorni era un tranquillo giro partendo da Camasco fino al Passo del Ranghetto circondato da splendidi panorami nella zona dell'Alpe Sacchi.
Ma poi ho deciso di andare oltre (era stato però tutto pianificato a tavolino la sera prima): Bocchetta di Foglia e... arrampicata fino al Monte Croce! Le cose si sono rese però ancora più complicate con l'arrivo della prima nevicata di stagione, così per tutta la salita (inevitabilmente in portage) da Bocchetta di Foglia ho calpestato neve fino ad arrivare a 20 cm. alla cima del Monte Croce.
400 mt. di dislivello con una media del 27,6% e picchi dell'82%... così al posto di metterci 50 min. ho impiegato 1 ora e 10 min. Aggiungeteci poi 50 min. a scendere sempre su neve, fino all'Alpe della Piana e il titolo "Pazza Idea" calza a pennello!
Elenco qualche dato che divide i tratti pedalati dalla salita al monte in portage:
Dislivello in salita: 1.161 mt. (760 quelli pedalati + 401 quelli in portage)
Dislivello al km: 75 mt. (quelli pedalati)
Pendenza media: 7,5%
Dislivello al km: 276% (quelli in portage per 1,3 km.)
Pendenza media: 27,6%
Pendenza max: 31,5% (quella pedalata)
Pendenza max: 82% (quella in portage)
Il racconto per arrivare fino al Passo del Ranghetto (e da li per ritornare a Camasco) lo trovate a quest'altro mio link: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/13471, che ho voluto creare per chi intende fare questo bel giro (consigliatissimo) senza fare la pazzia di salire al Monte Croce.
Si raggiunge così il Passo del Ranghetto prendendo in leggera discesa a destra per Bocchetta di Foglia (1.272 mt.). Proseguento sul T20 si arriva all'Alpe Camasca, Quarna Sopra ed infine ad Omegna. Si prende invece a sinistra e si inizia a salire per il Monte Croce su sentiero ottimamente segnalato.
Arrivati alla vetta, vista a 360° delle Alpi e dei laghi. Il silenzio regna sovrano e come si dice sempre in questi casi, la fatica viene ripagata dagli splendidi panorami. Si inizia a scendere percorrendo sempre la costa del monte: anche qui itinerario ottimamente segnalato. Si arriva così ad un punto dove l'unica indicazione è un piccolo cartello che indica per l'Alpe della Piana. Da li si segue la strada fino a raggiungere nuovamente Camasco.
Itinerario duro, che richiede impegno fisico più che altro per il lungo portage fino alla vetta, ma anche per le pendenze medie pedalate. I panorami però sono eccezionali.
Perchè quello che mi era passato per la testa in questi giorni era un tranquillo giro partendo da Camasco fino al Passo del Ranghetto circondato da splendidi panorami nella zona dell'Alpe Sacchi.
Ma poi ho deciso di andare oltre (era stato però tutto pianificato a tavolino la sera prima): Bocchetta di Foglia e... arrampicata fino al Monte Croce! Le cose si sono rese però ancora più complicate con l'arrivo della prima nevicata di stagione, così per tutta la salita (inevitabilmente in portage) da Bocchetta di Foglia ho calpestato neve fino ad arrivare a 20 cm. alla cima del Monte Croce.
400 mt. di dislivello con una media del 27,6% e picchi dell'82%... così al posto di metterci 50 min. ho impiegato 1 ora e 10 min. Aggiungeteci poi 50 min. a scendere sempre su neve, fino all'Alpe della Piana e il titolo "Pazza Idea" calza a pennello!
Elenco qualche dato che divide i tratti pedalati dalla salita al monte in portage:
Dislivello in salita: 1.161 mt. (760 quelli pedalati + 401 quelli in portage)
Dislivello al km: 75 mt. (quelli pedalati)
Pendenza media: 7,5%
Dislivello al km: 276% (quelli in portage per 1,3 km.)
Pendenza media: 27,6%
Pendenza max: 31,5% (quella pedalata)
Pendenza max: 82% (quella in portage)
Il racconto per arrivare fino al Passo del Ranghetto (e da li per ritornare a Camasco) lo trovate a quest'altro mio link: http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/13471, che ho voluto creare per chi intende fare questo bel giro (consigliatissimo) senza fare la pazzia di salire al Monte Croce.
Si raggiunge così il Passo del Ranghetto prendendo in leggera discesa a destra per Bocchetta di Foglia (1.272 mt.). Proseguento sul T20 si arriva all'Alpe Camasca, Quarna Sopra ed infine ad Omegna. Si prende invece a sinistra e si inizia a salire per il Monte Croce su sentiero ottimamente segnalato.
Arrivati alla vetta, vista a 360° delle Alpi e dei laghi. Il silenzio regna sovrano e come si dice sempre in questi casi, la fatica viene ripagata dagli splendidi panorami. Si inizia a scendere percorrendo sempre la costa del monte: anche qui itinerario ottimamente segnalato. Si arriva così ad un punto dove l'unica indicazione è un piccolo cartello che indica per l'Alpe della Piana. Da li si segue la strada fino a raggiungere nuovamente Camasco.
Itinerario duro, che richiede impegno fisico più che altro per il lungo portage fino alla vetta, ma anche per le pendenze medie pedalate. I panorami però sono eccezionali.