Sicuramente tutti i bikers che hanno pedalato da queste parti, avranno visto numerose paline segnaletiche con la scritta "SenColl"... e tra questi ci sono anch'io. Dopo aver praticamente tracciato buona parte di questo territorio e non avendo trovato nessuna traccia GPS di questo tour, mi sono dato il compito di percorrerlo e di metterlo sul sito a beneficio di tutti.
E' necessaria però una presentazione da parte mia di questo straordinario territorio per poter poi capire, percorrendolo con la nostra MTB, il contesto paesaggistico, culturale ed enograstronomico in cui ci troviamo.
Il "SENCOLL" prende il nome dal progetto "Sentieri Collinari" atto a promuovere e che faccia percorrere nelle specifico le colline dei comuni facenti parte della Comunità Collinare "Aree Pregiate del Nebbiolo e del Porcino": Gattinara, Serravalle Sesia, Roasio e Lozzolo.
Quattro comuni dunque che condividono in un territorio di 90 chilometri quadrati una straordinaria zona collinare. La natura è molto generosa e regala suggestivi paesaggi da percorrere secondo i tempi dettati dalle diverse inclinazioni: a piedi, in mountain bike, a cavallo...
La Comunità Collinare ideatrice di questo progetto, promuove per cui la salvaguardia delle zone di collina di questi comuni, con particolare attenzione alla natura e all'importante patrimonio enogastronomico (tra cui i prestigiosi vitigni di Nebbiolo e agli ottimi e ricercatissimi funghi porcini).
Come detto, sono 4 i comuni toccati da questo itinerario:
- GATTINARA:
La città è sede dell'Enoteca Regionale e del Distretto dei Vini del Nord Piemonte e valorizza, oltre al Vino, il proprio patrimonio storico e artistico: le numerose chiese, la Torre delle Castelle, le rovine del castello di San Lorenzo ed i suggestivi percorsi naturalistici. Grande il fascino delle sue colline e dei cortili con le loro cantine. Celebre la "Festa dell'Uva" che ricorre il primo fine settimana di Settembre di ogni anno e che richiama migliaia di persone.
- SERRAVALLE SESIA:
Il paese, attorniato da boschi di querce e castani, "chiude" la Valsessera e la Valsesia (da questo deriva il nome).
- ROASIO:
Il territorio alterna dolci pendii con boschi, frutteti e vigneti (vino DOC Bramaterra) alla pianura coltivata (Riso) e l'originale "baraggia" (boschi e praterie di erba alta). Molto particolari sono alcune colline di colore rosso (denominate "Rive Rosse"... e chi non le conosce?).
- LOZZOLO:
La parte coltivata della collina è terreno ideale per la produzione delle uve nebbiolo che danno origine alla DOC Bramaterra, mentre le "coste" danno enormi soddisfazioni ai cercatori di funghi.
Questo tour nello specifico è adatto ad essere percorso, data la sua lunghezza, in MTB su larghe strade tagliafuoco (tranne qualche brevissimo tratto) tenute in sufficiente/buono stato e dai panorami collinari di notevole fascino. Non mancano salite con micidiali pendenze, tratti con bici al fianco e anche corti tratti di portage (sempre dovuti alle forti pendenze o non pedalabili ed al terreno in alcune parti molto smosso e sassoso). Anche le molte discese vanno affrontate con attenzione: molte sono tecniche e scavate dall'acqua (consiglio di percorrerle stando ai lati dove le strade non sono particolarmente rovinate. Ricordatevi di questo suggerimento quando sarete fisicamente a fare il tour mi raccomando!).
Da citare (ma non toccati dal giro) nei pressi della traccia percorsa:
- la Torre delle Castelle di Gattinara con ottima vista panoramica dello stesso Comune;
- il Castello di San Lorenzo (Gattinara) con vista su Romagnano Sesia;
- la Pietra Croana (o Groana), palestra di roccia sopra reg. Quazzo (Serravalle);
Inoltre si percorreranno le vigne di prestigiosi vini come il Gattinara (premiato come uno dei migliori vini rossi d'Italia), il Bramaterra e il Lozzolo.
Si parte dal comune di Gattinara in direzione della zona Torre della Castelle, raggiungendo poi nell'ordine (antiorario): Pietra Romanasca, Cima Scalvai, Rusca Randa, rif. degli Alpini di Lozzolo, Vintebbio, Castello di Vintebbio, reg. Sella, reg. Martellone, reg. Quazzo, Cima Frascheja, Monte della Gallina, Casa del Bosco, il Collinone, Lozzolo, nuovamente (e siamo sul percorso già fatto all'andata) rif. degli Alpini di Lozzolo, Rusca Randa, Cima Scalvai, Pietra Romanasca, zona Torre delle Castelle, Gattinara.
Segnalo solo una piccola variante al percorso originale. In realtà al rif. degli Alpini di Lozzolo dovremmo passarci solo al ritorno: all'andata bisognerebbe deviare, prima della sbarra di ferro che troviamo all'inizio della discesa, a dx per una ripida e scassata variante che non mi è piaciuta, perciò anche all'andata ho modificato la traccia passando per il rifugio citato prima e ricongiungendomi al percorso originale poco più avanti (perchè rischiare inutilmente a inizio giro?).
Il percorso è quasi tutto segnalato e si può percorrere anche senza GPS (da me però sempre raccomandato).
Giro consigliato a chi ha una più che buona preparazione tecnica e fisica, dato il chilometraggio, i continui sali-scendi anche impegnativi e taglia gambe. Da fare con calma per riuscire a concludere il tour con qualche energia residua: e vi assicuro che di energie ne userete parecchie. Se volete conoscere questa particolare zona del nostro territorio, questo itinerario è quello che meglio lo rappresenta.
Il terreno, essendo quasi tutto roccioso, drena bene anche dopo piogge (lasciar passare almeno 1 giorno dall'ultima precipitazione, un pò di più in inverno) e possibilmente non in estate dato le quote basse che rendono torride le temperature (anche se in questo periodo non così alte).
E' necessaria però una presentazione da parte mia di questo straordinario territorio per poter poi capire, percorrendolo con la nostra MTB, il contesto paesaggistico, culturale ed enograstronomico in cui ci troviamo.
Il "SENCOLL" prende il nome dal progetto "Sentieri Collinari" atto a promuovere e che faccia percorrere nelle specifico le colline dei comuni facenti parte della Comunità Collinare "Aree Pregiate del Nebbiolo e del Porcino": Gattinara, Serravalle Sesia, Roasio e Lozzolo.
Quattro comuni dunque che condividono in un territorio di 90 chilometri quadrati una straordinaria zona collinare. La natura è molto generosa e regala suggestivi paesaggi da percorrere secondo i tempi dettati dalle diverse inclinazioni: a piedi, in mountain bike, a cavallo...
La Comunità Collinare ideatrice di questo progetto, promuove per cui la salvaguardia delle zone di collina di questi comuni, con particolare attenzione alla natura e all'importante patrimonio enogastronomico (tra cui i prestigiosi vitigni di Nebbiolo e agli ottimi e ricercatissimi funghi porcini).
Come detto, sono 4 i comuni toccati da questo itinerario:
- GATTINARA:
La città è sede dell'Enoteca Regionale e del Distretto dei Vini del Nord Piemonte e valorizza, oltre al Vino, il proprio patrimonio storico e artistico: le numerose chiese, la Torre delle Castelle, le rovine del castello di San Lorenzo ed i suggestivi percorsi naturalistici. Grande il fascino delle sue colline e dei cortili con le loro cantine. Celebre la "Festa dell'Uva" che ricorre il primo fine settimana di Settembre di ogni anno e che richiama migliaia di persone.
- SERRAVALLE SESIA:
Il paese, attorniato da boschi di querce e castani, "chiude" la Valsessera e la Valsesia (da questo deriva il nome).
- ROASIO:
Il territorio alterna dolci pendii con boschi, frutteti e vigneti (vino DOC Bramaterra) alla pianura coltivata (Riso) e l'originale "baraggia" (boschi e praterie di erba alta). Molto particolari sono alcune colline di colore rosso (denominate "Rive Rosse"... e chi non le conosce?).
- LOZZOLO:
La parte coltivata della collina è terreno ideale per la produzione delle uve nebbiolo che danno origine alla DOC Bramaterra, mentre le "coste" danno enormi soddisfazioni ai cercatori di funghi.
Questo tour nello specifico è adatto ad essere percorso, data la sua lunghezza, in MTB su larghe strade tagliafuoco (tranne qualche brevissimo tratto) tenute in sufficiente/buono stato e dai panorami collinari di notevole fascino. Non mancano salite con micidiali pendenze, tratti con bici al fianco e anche corti tratti di portage (sempre dovuti alle forti pendenze o non pedalabili ed al terreno in alcune parti molto smosso e sassoso). Anche le molte discese vanno affrontate con attenzione: molte sono tecniche e scavate dall'acqua (consiglio di percorrerle stando ai lati dove le strade non sono particolarmente rovinate. Ricordatevi di questo suggerimento quando sarete fisicamente a fare il tour mi raccomando!).
Da citare (ma non toccati dal giro) nei pressi della traccia percorsa:
- la Torre delle Castelle di Gattinara con ottima vista panoramica dello stesso Comune;
- il Castello di San Lorenzo (Gattinara) con vista su Romagnano Sesia;
- la Pietra Croana (o Groana), palestra di roccia sopra reg. Quazzo (Serravalle);
Inoltre si percorreranno le vigne di prestigiosi vini come il Gattinara (premiato come uno dei migliori vini rossi d'Italia), il Bramaterra e il Lozzolo.
Si parte dal comune di Gattinara in direzione della zona Torre della Castelle, raggiungendo poi nell'ordine (antiorario): Pietra Romanasca, Cima Scalvai, Rusca Randa, rif. degli Alpini di Lozzolo, Vintebbio, Castello di Vintebbio, reg. Sella, reg. Martellone, reg. Quazzo, Cima Frascheja, Monte della Gallina, Casa del Bosco, il Collinone, Lozzolo, nuovamente (e siamo sul percorso già fatto all'andata) rif. degli Alpini di Lozzolo, Rusca Randa, Cima Scalvai, Pietra Romanasca, zona Torre delle Castelle, Gattinara.
Segnalo solo una piccola variante al percorso originale. In realtà al rif. degli Alpini di Lozzolo dovremmo passarci solo al ritorno: all'andata bisognerebbe deviare, prima della sbarra di ferro che troviamo all'inizio della discesa, a dx per una ripida e scassata variante che non mi è piaciuta, perciò anche all'andata ho modificato la traccia passando per il rifugio citato prima e ricongiungendomi al percorso originale poco più avanti (perchè rischiare inutilmente a inizio giro?).
Il percorso è quasi tutto segnalato e si può percorrere anche senza GPS (da me però sempre raccomandato).
Giro consigliato a chi ha una più che buona preparazione tecnica e fisica, dato il chilometraggio, i continui sali-scendi anche impegnativi e taglia gambe. Da fare con calma per riuscire a concludere il tour con qualche energia residua: e vi assicuro che di energie ne userete parecchie. Se volete conoscere questa particolare zona del nostro territorio, questo itinerario è quello che meglio lo rappresenta.
Il terreno, essendo quasi tutto roccioso, drena bene anche dopo piogge (lasciar passare almeno 1 giorno dall'ultima precipitazione, un pò di più in inverno) e possibilmente non in estate dato le quote basse che rendono torride le temperature (anche se in questo periodo non così alte).